"L’intesa sul Patto della Salute è stata raggiunta, ma non c’è nessun accordo sulla farmaceutica". Uno dei nodi più controversi nel confronto tra le Regioni e il Governo nella partita sulla sanità "è pertanto rinviato a un tavolo ad hoc, perché la nostra proposta di una proroga di sei mesi dello sconto sulla farmaceutica", un capitolo che vale 800 milioni di euro, "è già stata bocciata dall’Esecutivo".
A spiegarlo, lasciando la sede della Conferenza delle Regioni, è Romano Colozzi, assessore al Bilancio delle Regione Lombardia e coordinatore di tutti gli assessori alle Finanze dell’assemblea di via Parigi. Secondo Colozzi, "l’accordo sulla farmaceutica verrà raggiunto dal tavolo al massimo entro tre mesi – stima – perché è interesse dello Stato e delle Regioni farlo il prima possibile".
Si mostra pessimista, invece, il coordinatore degli assessori alla Sanità Enrico Rossi. "Sono preoccupato – spiega – sulla possibilità che il tavolo raggiunga un rapido accordo, mentre per tutto il resto sono stati compiuti passi avanti. Se non vengono reinserite le regole sugli extra-sconti – aggiunge – si rischia di regalare un milione di euro per finanziare una rendita dell’industria farmaceutica che non è quella che investe sull’innovazione, pagando oltretutto i farmaci generici il 30% in più rispetto al resto d’Europa. Non vorrei – aggiunge – che interessi particolari abbiano prevalso su quelli generali".
"Il Governo – aggiunge Tommaso Fiore, assessore alla Sanità della Regione Puglia – è contrario al ripristino degli extra-sconti. Si tratta di 800 mln che, in questo modo, verrebbero sottratti alle Regioni e versate sul sistema delle farmacie" o piuttosto "destinate, con un provvedimento ad hoc in gennaio – ipotizza – a favore dello Stato, per motivi di cassa".
Ileana Sciarra – PharmaKronos 4 dicembre 2009