Biogen, la produttrice di farmaci americana riceve una proposta d’acquisto da Samsung: cosa sta accadendo?
Stiamo assistendo ad un’interessante scelta strategica che potrebbe unire le sorti di due realtà apparentemente molto lontane le une dalle altre. Da un lato troviamo un colosso Big Tech che vanta la distribuzione dei suoi prodotti su scala globale, e che piazza un suo apparecchio in quasi tutte le abitazioni. Dall’altro invece un’azienda che opera nel campo della farmacologia, con natali illustri ed un impegno a favore della salute e della scienza di tutto rispetto.
La domanda che sorge spontanea è quali siano i legami che tengono insieme il progetto di acquisizione di Samsung rispetto alla Biogen. Per comprendere meglio i termini della trattativa è necessario fare un focus circa il lavoro svolto da quest’ultima.
La posta in palio è quanto mai importante, con un accordo che prevede un pagamento corposo per entrare in possesso delle azioni della Biogen. Va considerato che queste, in base alla capitalizzazione di mercato, hanno un valore che si aggira sui 35 miliardi di dollari, quindi Samsung sta portando avanti una proposta ben al di sopra del reale potere societario. A rilevare i termini della trattativa in corso è proprio la testata The Korea Economic Daily, che espone i dettagli di questa curiosa acquisizione.
Per cercare di comprendere cosa bolle in pentola però va compresa in dettaglio l’attività dell’azienda farmaceutica. Attualmente gli studi sul quale si concentrano sono legati alle malattie a carico del sistema nervoso. Il focus specifico riguarda patologie come la la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, l’Alzheimer e la demenza. Non sappiamo ancora come i destini di Biogene e Samsung si intrecceranno, ma sarà interessante valutare gli esiti della loro stretta collaborazione.
Note: Biogen è stata co-fondata nel 1978 dai due premi Nobel Walter Gilbert e Phillip Sharp. Il primo ebbe il Nobel per la chimica per il suo lavoro nel sequenziamento del Dna nel 1980, mentre il socio vinse il premio per la medicina per la sua scoperta dei geni scissi nel 1993. L’azienda è pioniera nei trattamenti per le malattie del sistema nervoso come la sclerosi multipla e il morbo di Parkinson. Ha 33 nuovi candidati farmaci nella pipeline, mentre conduce studi clinici di fase 3 su sette candidati antidepressivi. Ieri a Wall Street le azioni di Biogen sono balzate in alto del 9,5%.
Samsung non è estranea a Biogen. Le due aziende hanno una joint venture focalizzata sui biosimilari, Samsung Bioepis. Secondo il rapporto del Korea Economic Daily, sarebbe stata Biogen ad avvicinarsi a Samsung.
Se l’indiscrezione fosse vera – e se i negoziati avranno successo – Samsung prenderebbe il controllo di Biogen in un momento in cui la biotech sta lottando per lanciare il suo farmaco per l’Alzheimer, Aduhelm, e soffre per il declino delle entrate del suo farmaco di punta per la sclerosi multipla, Tecfidera. Secondo alcuni analisti l’attività di Biogen nell’Alzheimer è incerta, ciò renderebbe un potenziale acquisto “molto difficile da valutare”.
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