Roche, società farmaceutica svizzera, ha terminato il primo semestre dell’anno con profitti pari a 5,15 miliardi di franchi dai 5,47 miliardi di un anno fa, in linea con le attese del mercato. Escluse le poste non ricorrenti, l’utile per azione "core" del gruppo elvetico è sceso del 4% a 6,68 franchi. Nella prima parte dell’anno le vendite hanno accusato una contrazione dell’12% a 21,67 miliardi. Roche ha rimesso mano alle previsioni per l’anno in corso visto che il piano di riduzione costi, annunciato lo scorso anno, ha generato risparmi più velocemente del previsto. Per il 2011 il gruppo svizzero stima un Eps "core" in rialzo del 10%.
Finanzaonline.com – 21.7.11
MILANO (MF-DJ)–In Italia Roche, divisione farmaceutica del gruppo, ha chiuso il semestre con un fatturato di 503,5 mln euro (-3% a/a).
Stabile la performance della divisione onco-ematologica, si legge in una nota, con 282,5 milioni di euro registrati al 30 giugno 2011, mentre l’attesa flessione si e’ registrata nel settore dei prodotti maturi. In crescita, invece, Roche Diagnostic. "In un contesto in cui il gruppo registra risultati in linea con le aspettative, la nostra performance in questa prima parte dell’anno risente di uno scenario non favorevole a investimenti e innovazione", ha commentato Maurizio de Cicco [in the picture], a.d. di Roche e vicepresidente di Farmindustria.
De Cicco, riferendosi alla recente manovra finanziaria approvata dal governo, spiega che "come abbiamo avuto modo di dichiarare in Farmindustria all’indomani del provvedimento, far gravare per un terzo sulle aziende il deficit delle Regioni relativo alla spesa farmaceutica ospedaliera, costituita in gran parte da medicinali salvavita e innovativi, danneggia i cittadini e il Sistema nel suo complesso. Nel tentativo di favorire il contenimento della spesa a breve termine la norma rischia in realta’ di paralizzare irrimediabilmente il settore farmaceutico italiano, disincentivando nel lungo periodo gli investimenti in Ricerca e Sviluppo e facendo perdere di competitivita’ e interesse al Paese. Se non corretta", continua Maurizio de Cicco, "la legge si rivelera’ disastrosa soprattutto per quelle imprese, come la nostra, che maggiormente si impegnano in ricerca e innovazione. Cio’ in particolare in oncologia, dove il contributo dell’innovazione scientifica e’ stato fondamentale nel migliorare i tassi di sopravvivenza dei pazienti e il miglioramento della loro qualita’ di vita".
Farmindustria ha chiesto al Governo l’apertura di un dialogo costruttivo con tutti gli attori coinvolti, per mettere a punto correttivi e soluzioni condivise e responsabili che permettano la sostenibilita’ del Sistema Sanitario Nazionale. "Abbiamo accolto molto favorevolmente la disponibilita’ espressa in questo senso dal Ministro", ha concluso de Cicco "e auspichiamo l’apertura del tavolo di confronto prima della pausa estiva o immediatamente dopo di essa". com/lab
(END) Dow Jones Newswires
July 21, 2011 10:13 ET