Virtual revolution in pharmaceutical marketing

 La promozione del farmaco sul mercato abbandona sempre più spesso le sponde della monocanalità per esplorare nuove modalità multicanale, che trovano spazio su personal computer, smart phone e social network. La tendenza nasce negli Stati Uniti dove il processo è già avanzalo mentre in Italia si è ancora agli esordi ma «destinata a decollare: proprio pochi giorni fa ho visto una pubblicità che proponeva sette modi diversi di fare informazione medico-scientifica senza la presenza dell’uomo» spiega Uberto De Grandi, presidente dell’Associazione italiana marketing farmaceutico e amministratore delegato di Sextantfarma, intervenendo al seminario "Il nuovo pricing dei farmaci, dal risk sharing alla manovra finanziaria: come bilanciare innovazione e contenimento della spesa del Ssn". Il marketing tradizionale, complici la crisi economica mondiale e le difficoltà di fondo delle aziende farmaceutiche, lascia dunque sempre più spazio a metodi e sistemi non convenzionali. L"impatto del cambiamento è avvertito dagli informatori scientifici del farmaco (Isf): «Fra il 2006 e il 2009 – calcola De Grandi – è stato tagliato il 20% della rete esterna delle farmaceutiche. Il problema è che ancora oggi che ci sono troppi Isf negli studi dei medici di famiglia. Le due alternative possibili sono che questi Isf si trasformino in agenti di commercio, con un contratto diverso e autorizzati a prendere ordini direttamente dalle farmacie bypassando la distribuzione intermedia, o che si specializzino sempre più, diventando interlocutori dei medici specialisti», conclude.

 Farmacista33 – 30 settembre 2010 – Anno 6, Numero 165

 Dr. Uberto De Grandi

 


 

Dai blockbuster ai ‘niche-buster’

Nello Martini, necessario modello multidimensionale di pricing

Dai farmaci ‘blockbuster’, studiati contro malattie altamente diffuse e destinati a vendere miliardi di confezioni ogni anno, ai ‘niche-busters’, dedicati appunto a ‘nicchie’ di pazienti, o mirati verso bisogni terapeutici non soddisfatti. "Il sistema di ricerca e sviluppo delle aziende farmaceutiche sta cambiando e per fissare il loro prezzo è necessario adottare un modello multidimensionale, che tenga conto di vari aspetti e che non si concentri maniacalmente sul loro costo". Parola di Nello Martini, ex direttore dell’Aifa, recentemente prosciolto dal Gup di Roma dall’accusa di disastro colposo per il ritardato aggiornamento di alcuni ‘bugiardini’. Motivo per il quale era stato allontanato dall’Aifa, dove al suo posto è arrivato Guido Rasi. Martini, dal 2009 direttore Ricerca e sviluppo dell’Accademia nazionale di medicina, ha partecipato a Roma al seminario ‘Il nuovo pricing dei farmaci: dal risk sharing alla manovra finanziaria: come bilanciare innovazione e contenimento della spesa del Ssn’ organizzato da Business International. Parlando a margine dell’incontro, fa not

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