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Vincent COLLEN
Presentato questa mattina dal Consiglio dei ministri, il progetto di legge "relativo al rafforzamento della sicurezza dei medicinali e prodotti per la salute” che passerà al Parlamento alla ripresa della sua attività. Dopo un esame in Commissione, passerà all’Assemblea il 13 settembre e sarà votata d’urgenza in autunno (un singolo passaggio in ogni camera). Saranno necessari poi 30 decreti attuativi. Alcune parti della riforma – come ad esempio il rafforzamento dell’Agenzia del Farmaco – saranno integrati nella legge di bilancio. Altri – come la politica di rimborso di sicurezza sociale – non sono testi, ma solo volontà politica.
I Visitatori Medici (ISF) sul banco degli imputati
La relazione dell’ispettorato degli affari sociali (Igas), pubblicato il mese scorso, aveva consigliato di cancellare puramente e semplicemente le visite degli ISF ai medici. Il governo non ne è andato lontano. Difende la categoria degli ISF da "stigmatizzazione", pagati dalle aziende per promuovere i farmaci presso i prescrittori. Tuttavia, sono chiaramente protetti dal progetto di legge. Negli ospedali, la visita dovrà essere fatta collettivamente, davanti a più medici. La conversazione tête-à-tête sarà vietata per limitare le pressioni e altre modalità. Dopo due anni di sperimentazione, questa misura potrà essere estesa alla medicina della città, anche se sarà più complicato per il grande numero dei singoli operatori. Nel frattempo, la carta che disciplina l’attività degli Isf sul territorio potrà essere inasprita. Il governo può impostare "obiettivi numerici", riduzione del numero di visitatori (ISF) per alcune famiglie di farmaci. Questo tenderà a ridurre la pressione commerciale. Con questa nuova arma si avrà più sicurezza sanitaria. L’Esecutivo cerca, qui, di contenere il costo dei farmaci, spe