In questi giorni è proseguito il dialogo fra la Regione Lombardia, nella persona della Dr.ssa Ida Fortino, Direzione Generale Welfare Dirigente Struttura Farmaco e Dispositivi Medici, e il Coordinamento Fedaiisf della Regione Lombardia. Riportiamo per prima la comunicazione della Dr.ssa Fortino in risposta alla mail del Coordinamento Regionale Fedaiisf della Lombardia che riportiamo sotto.
Gent.ma
Comprendo e appoggio il suo rilievo in merito al fatto che nel documento nazionale sia messo l’informatore del farmaco insieme al venditore porta a porta, considerato che il d.lgs n. 219 dedica un paragrafo all’informazione scientifica sui farmaci (decreto legislativo che approva una direttiva UE)
Sicuramente per la prossima settimana rinviamo le due note e l’indicazione da DPCM, indicando alla direzioni la massima diffusione ai clinici e agli operatori interessati.
Per un tavolo di lavoro regionale noi tutti siamo d’accordo, terminata la fase di emergenza con la fase ordinaria si può pensare di istiturlo anche trasversalmente in ambito regionale con voi e le organizzazioni che rappresentano le ditte di farmaci
Best regards
Ida Fortino
Gentile Dottoressa,
in merito alla sua ultima comunicazione, siamo a segnalarLe alcune criticità.
In primo luogo, la nota (Protocollo G1.2020.0020939 del 22/05/2020) spedita ai direttori sanitari, ai mmg e pls è causa, ancora oggi, di notevoli problemi per l’accesso alle strutture sanitarie regionali ed ambulatori da parte degli informatori scientifici, di fatto ostacolando se non addirittura impedendo lo svolgimento del nostro lavoro. Infatti inspiegabilmente le delibere successive ( n.555 del 29/05/2020 e n.556 del 12/06/2020) che consentivano, parallelamente al lavoro da remoto, anche le visite in presenza, non sono state inviate.
In secondo luogo troviamo quanto meno curioso accostare gli isf ai venditori porta a porta: svolgono attività completamente differenti, con nulla in comune. Basterebbe solo considerare che il nostro ruolo è riconosciuto dal SSN (d.lgs.2019 /2006).
Riteniamo corretto non accomunare le due attività.
Il terzo punto che desideriamo segnalarLe è la nostra disponibilità a collaborare, con Lei o con altra figura competente, affinché la nostra attività lavorativa possa riprendere in totale sicurezza.
Proponiamo quindi di mantenere certamente il contatto telefonico o tramite videochiamata, rivolto al primario e capo dipartimento (che dovranno darne comunicazione alle direzioni sanitarie, unitamente ai recapiti cui far pervenire le richieste di contatto); per tutti gli altri medici di reparto proponiamo che venga dedicata, all’informazione scientifica, un’ora in due o più giorni della settimana. Un numero prefissato di informatori potrà prenotarsi, tramite agenda o calendario di reparto.
In tal modo ottempereremo sia alla necessità di “tracciare ” le presenze degli isf nelle strutture sia al dettato normativo (d.lgs.219/2006 e al punto 3 delle Linee Guida della Conferenza delle Regioni sulla regolamentazione dell’Informazione Scientifica: “Al fine di agevolare la programmazione degli incontri, dovrà essere apposto negli studi medici convenzionati e nelle strutture del SSN un apposito cartello o calendario nel quale siano chiaramente individuati gli orari e le modalità di ricevimento degli isf“).
Rinnovando ancora una volta la nostra disponibilità e confidando in un positivo riscontro alle nostre proposte, La salutiamo cordialmente
il Coordinamento Fedaiisf Regione Lombardia
Francesca Boni
Lorella Fasano
Andrew Arena