Gentili Colleghe/Colleghi,
ieri pomeriggio alle ore 14,00 una delegazione FEDAIISF, costituita dal Presidente nazionale dott. Antonio Mazzarella, da dott. Alberto Bonomo Presidente sezione di Bologna e dott. Massimo Camatti Presidente sezione di Modena e Consigliere Nazionale Fedaiisf, ha incontrato il capo gruppo della Lega in Regione Emilia Romagna, dott. Stefano Bargi (nella foto il secondo da sinistra).
L’incontro aveva il fine di evidenziare le criticità presenti in tale regione e di come la delibera, ed i relativi regolamenti, compreso il registro informatizzato annunciato dalla ASL di Bologna, impattano sul nostro lavoro.
Siamo stati ascoltati con molto interesse per oltre un’ora durante la quale abbiamo ampiamente argomentato sul ruolo dell’informatore scientifico e sulle incongruenze e contraddizioni messe in atto dalla Giunta Regionale. Soprattutto per quanto riguarda il mancato controllo esercitato da chi ha firmato la delibera stessa sulla sua reale applicazione.
Alla luce delle evidenti storture presenti su tutto il territorio regionale e comprendendo il disagio che la nostra categoria di ISF sta soffrendo, anche in termini di possibili perdita dell’occupazione, i nostri interlocutori ci hanno promesso sostegno nel portare avanti le nostre ragioni .
Questo evento, che segue i numerosi incontri con l’On. Galeazzo Bignami, il quale oltre a numerose interrogazioni regionali sul caso, di recente ha anche presentato due interrogazioni parlamentari a proposito del caso Chiesi, l’incontro con la consigliera regionale Raffaella Sensoli, in forza al Movimento 5 Stelle e le interrogazioni presentate a suo tempo sia da lega che fratelli d’ Italia, è emblematico dell’arroganza con cui l’attuale governo regionale sta conducendo questa situazione.
Infatti come FEDAIISF abbiamo sempre affermato di essere apartitici ma dobbiamo constatare che ad oggi siamo stati ricevuti praticamente da tutti i partiti, tranne da coloro che hanno emesso la delibera, i quali ancora ora continuano a rimandare la data di un possibile incontro.
FEDAIISF è determinata ad andare fino in fondo con l’obiettivo di ridare a tutta la categoria la dignità di onesti lavoratori che operano per il bene e il rispetto della salute pubblica. Non è accettabile che la nostra figura professionale venga di fatto dichiarata corruttrice o anche solo lontanamente accostata ai casi di corruzione avvenuti in Emilia Romagna.
Se necessario, avvieremo anche una battaglia legale contro quegli amministratori che non hanno rispettato la normativa nazionale determinando un danno di immagine alla categoria e un danno economico ai lavoratori licenziati a seguito della pubblicazione della suddetta delibera.
Il Coordinamento Fedaiisf Emilia Romagna – 25 luglio 2019