MILANO – Attraverso gli informatori farmaceutici avrebbero reclutato decine di medici convenzionati con il servizio sanitario nazionale perché prescrivessero i farmaci prodotti dalla ditta di cui erano dirigenti. Tre manager della Recordati Spa, industria chimico farmaceutica di Milano, sono finiti in manette nell’ambito di un’ indagine della Guardia di Finanza. Gli arresti hanno causato un’immediata reazione dei mercati azionari: il titolo Recordati ha perso il 13,22% a 5,52 euro.
I tre arrestati sono Vittorio Bonazzi, direttore generale della casa farmaceutica e Vittoria Santoro, responsabile per le regioni del centro-sud – entrambi ai domiciliari -; Giuseppe Giacoia, responsabile di area, finito in carcere a San Vittore. Tutti e tre sono accusati di associazione a delinquere e corruzione in relazione alla prescrizione di specialità medicinali prodotte dalla ditta.
Le indagini sono coordinate dal pm milanese Francesco Prete e secondo quanto si apprende anche la società farmaceutica sarebbe indagata con le stesse accuse di associazione a delinquere e corruzione.
Nella stessa inchiesta sono coinvolti anche 18 informatori scientifici, 12 medici e un farmacista. Devono rispondere, a vario titolo, di corruzione e comparaggio. I tre dirigenti, a quanto si apprende avrebbero costituito una rete criminosa con Sales Area Manager, Area Manager e informatori scientifici del farmaco per indurre i medici a prescrivere prodotti medicinali della Recordati.
Ogni medico “fidelizzato” alla casa farmaceutica, avrebbe non solo ricevuto compensi di circa 500 euro, ma avrebbe potuto disporre anche di un ‘kit multicare’, offerto dalla stessa Recordati, con cui fare analisi diagnostiche a pagamento nel proprio studio senza autorizzazione.
L’inchiesta della magistratura ha avuto un effetto immediato sulle azioni della Recordati che hanno perso il 13,2% a 5,52 euro. Il titolo è stato anche sospeso per eccesso di ribasso arrivando a cederefino a poco meno del 15% sul minimo intraday di 5,41 euro.