Circa il 22% dei medicinali venduti nell’Africa sub-sahariana sono scadenti o falsificati: lo rivela un rapporto pubblicato qualche settimana fa dall’editore britannico delle riviste scientifiche e accademiche Taylor & Francis Group, riportato dall’agenzia Ecofin.
Africa – 24 agosto 2024 – di Céline Camoin
Il loro lavoro ha dimostrato che dei 7.508 campioni di farmaci esaminati, 1.639 non avevano superato almeno un test di qualità e sono risultati inferiori agli standard o falsificati. La prevalenza più bassa di medicinali scadenti o falsificati è stata segnalata in Gabon (0,5%), mentre la prevalenza più alta è stata segnalata in Malawi (88,4%), seguito da Ghana e Togo (75%).
Il rapporto rivela inoltre che gli antibiotici, gli antimalarici, gli antielmintici e gli antiprotozoici sono i farmaci scadenti e falsificati più frequentemente segnalati.
Il rapporto mette in luce la debole regolamentazione del mercato per la distribuzione dei prodotti medici, lo sviluppo del libero scambio, la registrazione insufficiente, l’elevata domanda e gli standard di importazione
La responsabile della ricerca presso la Access to Medicine Foundation, senza scopo di lucro con sede ad Amsterdam, Claudia Martínez, ha definito i risultati un grave problema di salute pubblica. “Se i pazienti ricevono medicinali scadenti o completamente falsificati, ciò può portare al fallimento del trattamento o addirittura a morti prevenibili”, ha affermato.
Secondo i dati pubblicati nel 2023 dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc), il costo umano dei medicinali falsificati e scadenti ammonta a 500.000 morti all’anno nell’Africa sub-sahariana. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) definisce farmaci falsificati quelli la cui identità, composizione o fonte è travisata, deliberatamente o fraudolentemente.
I medicinali di qualità inferiore, dal canto loro, presentano difetti come il sottodosaggio, il sovradosaggio o addirittura l’instabilità del principio attivo.