Con la terza dose si riceverà anche un nuovo Green Pass, che sarà emesso il giorno successivo alla vaccinazione. Il tutto avverrà automaticamente, come già avvenuto per i certificati verdi di chi ha completato il ciclo a due dosi o a dose singola, e avrà validità per altri 12 mesi dalla data della somministrazione.
La dicitura per la nuova certificazione sarà “2 di 1” nel caso di seconda dose dopo il ciclo completato con dose singola, ovvero con vaccino monodose o con dose unica dopo guarigione da Covid-19. Sarà “3 di 2“, invece, la dicitura nel Green Pass per chi ha ricevuto una terza dose dopo il completamento del ciclo vaccinale a due dosi.
Covid, terza dose: quali sono le categorie attualmente in lista
La dose ‘booster’, per adesso, è riservata a categorie di ben precise.
- over 80;
In un momento successivo:
- personale e ospiti Rsa;
- sanitari e operatori di interesse sanitario che svolgono attività nelle strutture
- over 60;
- soggetti con patologie;
- soggetti con elevato livello di esposizione a infezione.
La strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target o della popolazione generale verrà, invece, decisa sulla base dell’acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell’andamento epidemiologico.
Le terze dosi, viene chiarito nella Circolare ministeriale, riguarderanno i vaccini a mRna. “La dose ‘booster” invece per gli altri e “va somministrata dopo almeno sei mesi dall’ultima dose”. Per dose booster, “si intende una dose di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario, a distanza di un determinato intervallo temporale, somministrata al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio
Il Dpcm 12 ottobre con le modalità di verifica del possesso delle Certificazioni verdi COVID-19 in ambito lavorativo è disponibile completo degli allegati. Il decreto interviene per fornire ai datori di lavoro pubblici e privati gli strumenti informatici che consentiranno una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni, in aggiunta all’App VerificaC19.
I sistemi possono permettere:
- l’interrogazione della piattaforma nazionale DGC del Ministero della Salute a partire dai codici fiscali dei lavoratori presenti in servizio, anche in collaborazione con Inps e NoiPA
- l’integrazione del sistema di lettura e verifica del QR code della Certificazione verde nei sistemi di controllo automatizzato agli accessi fisici dei luoghi di lavoro. Dal 13 ottobre è possibile scaricare il pacchetto di sviluppo open source (Digital green certificate SDK) del Ministero della Salute dalla piattaforma GitHUB.
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12 ottobre 2021: apre una nuova finestra
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