FIMMG with the majority of doctors ready for a sit-in
La giornata si è aperta con una riunione che si è svolta in via Gentile, in assessorato, convocata da Emiliano in persona, ma alla quale ha risposto solamente una parte delle sigle sindacali, alcune delle quali si erano sin dall’inizio tirate fuori dalla protesta e non avevano dato adesione alla manifestazione del prossimo 10 novembre. A poche ore di distanza dal faccia a faccia, la “fetta” più consistente dei medici pugliesi attraverso una nota ufficiale – ha replicato non solo confermando lo sciopero, bensì annunciando una conferenza stampa per spiegare ai pugliesi le ragioni del loro malcontento.
Quest’ultimo documento porta le firme degli Ordini dei medici e dei sindacati Aaroi, Anaao, Branche a visita e accreditati, Cimo, Cimop, Cisl Medici, Fassid, Fesmed, Smi, Fimmg, Sumai e Uil Medici. In sostanza, la maggioranza della categoria medica è rimasta ferma sulle proprie posizioni, disertando l’incontro convocato da Emiliano per discutere di alcune problematiche: dal contenimento della spesa farmaceutica alla sicurezza dei medici, passando per la cronica carenza degli organici sino all’organizzazione generale dei servizi nell’ottica di una sempre maggiore integrazione tra territorio e ospedale.
Tutti argomenti “caldi” ma sui quali si registra ancora una forte distanza tra la giunta Emiliano e i medici. All’ordine dei giorno anche la delibera di giunta che dà la possibilità ai medici specialisti di poter prescrivere sulla ricetta rossa.
Fonte Nuovo Quotidiano di Puglia
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