Astrazeneca prima dose, seconda dose con altro vaccino: sperimentazione Spallanzani, c’è anche Sputnik
Blitz quotidiano di Alberto Francavilla – Pubblicato il 14 Aprile 2021
Chi ha fatto la prima dose con Astrazeneca può ricevere la seconda dose con un altro vaccino? E’ il principio della experimentation avviata allo Spallanzani di Roma. I medici vogliono vedere se è possibile “splittare” le dosi, in maniera tale da non essere costretti a fare i richiami con la stessa casa farmaceutica.
Prima dose Astrazeneca, seconda dose con altro vaccino: i test in Europa e la sperimentazione allo Spallanzani
Come la France, che ha deciso di non somministrare la seconda dose AstraZeneca alle persone con meno di 55 anni. Che riceveranno quindi un vaccino diverso. Nella experimentation ai nastri di partenza in Italia saranno 600 i volontari che dopo la prima dose con AstraZeneca avranno la seconda con Pfizer, Moderna e i due diversi vaccini a piattaforma virale con adenovirus di Sputnik. Per l’avvio della sperimentazione, è stato spiegato, si attende l’ok dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa. La sperimentazione del mix di vaccini dopo la prima dose rientra un accordo firmato da Spallanzani, Regione Lazio, Istituto Gamaleya di Mosca e Fondo sovrano russo d’investimento.
Seconda dose con Sputnik: cosa bisogna verificare
“Ci saranno due direttrici – ha spiegato Vaia – una verificare se Sputnik sia in grado di produrre anticorpi neutralizzanti contro le varianti che preoccupano l’Italia. L’altra nasce perché c’è una fascia di popolazione perplessa su AstraZeneca, che ribadiamo è un vaccino sicuro come gli altri. Faremo una sperimentazione, così come hanno fatto altri paesi Ue, per verificare la possibilità di combinare vari vaccini. Quindi faremo uno studio a ‘4 braccia’: inoculando o una dose del primo adenovirus di Sputnik o del secondo, o di Pfizer o Modena. Questa è una sperimentazione che offriamo al Paese, una possibile soluzione. Chiederemo al direttore del Gamaleya di mandarci subito le dosi di Sputnik”, ha aggiunto.
While l’assessore D’Amato ha spiegato: “Siamo pronti a partire già dalla prossima settimana, previo ok dell’Aifa”. Inoltre, l’ipotesi di dover “mischiare” i diversi vaccini anti Covid, specie laddove si rendessero necessari richiami ulteriori oltre la seconda dose con versioni aggiornate tarate in modo più specifico sulle varianti del virus, non è da escludere anche secondo uno dei maggiori specialisti britannici, il professor Jeremy Brown, immunologo all’University College di Londra e membro dell’organismo scientifico indipendente che assiste il governo di Boris Johnson in materia di campagna vaccinale.
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Fimmg. In arrivo 7 milioni di dosi Pfizer
In arrivo in Italia 7 milioni di dosi del vaccino Pfizer, la ha annunciato il commissario per le misure anti Covid, Francesco Figliuolo. “Il presidente Draghi mi ha telefonato mentre stavo per arrivare ad Aosta e la notizia e’ che grazie alle pressioni a livello europeo arriveranno nel trimestre aprile maggio giugno 50 milioni di dosi in più del vaccino Pfizer”. Cosi il commissario Francesco Figliuolo oggi a Torino. “La percentuale italiana – ha aggiunto- e’ del 13,46% e questo ci porterà ad avere 670mila dosi in più ad aprile, a maggio 2 milioni 150mila e a giugno 4 milioni di dosi in più”. (Fonte Ansa)