In Francia, l’azienda farmaceutica Servier, già sotto accusa per le morti provocate dall’anti-fame Mediator, è stata condannata a pagare 118.000 euro di risarcimento alla famiglia di una donna morta dopo aver assunto per mesi l’Isomeride, farmaco analogo al Mediator. «La corte ha condannato il laboratorio a versare 98.000 euro di risarcimento a me e 20.000 a mia figlia» ha raccontato alla stampa Alain Goudman, marito di Nicole, morta nel 1995 per le conseguenze di un’ipertensione arteriosa polmonare che, secondo i medici dell’ospedale parigino in cui era curata, era stata provocata dalla medicina anti-fame. La condanna è arrivata dopo una lunga battaglia giudiziaria, con un primo processo che aveva sancito l’assoluzione di Servier annullato in Cassazione. È la prima volta che i familiari di una vittima dell’Isomeride ottengono un risarcimento dall’azienda produttrice. Il farmaco che ha provocato la morte di Nicole Goudman, commercializzato da Servier tra il 1985 e il 1997, conteneva un principio attivo simile a quello del Mediator, l’anti-fame al centro dello scandalo nelle ultime settimane, che avrebbe provocato centinaia di vittime in Francia prima di essere vietato, nel 2009.
Farmacista33 – 25 gennaio 2011
Corriere della Sera, 18/01/2011
It's not just a health care scandal. The alarm on Mediator in France, the drug anti-hunger che avrebbe ucciso un numero di pazienti ancora difficile da stimare, diventa «affaire» politico, mettendo in causa ex ministri e svelando presunti legami tra il presidente Sarkozy ed i laboratori Servier, che producevano il farmaco incriminato. Venduto in Francia dal 1975, prescritto a 5 milioni di pazienti, il Mediator era stato prima riservato alla terapia per il diabete, poi somministrato contro il sovra