Pharmacists who manage fragile patients in the area and avoid improper access to the emergency room. "We thought about whether and how much the pharmacy can act as a filter especially in the face of symptoms reported by patients discharged from hospital and manageable in the area".
Thursday, 06 November 2014 – Doctor33
«Everything stems from a dialogue with the past president Simeu George Carbone which signaled to us how the Piedmontese Ps are invaded by manageable patients in the area, with the risk for the hospital of not following the real emergencies", he says Maximum Mana president of Federfarma Piemonte. «We thought about whether and how much the pharmacy could act as a filter especially in the face of symptoms reported by patients discharged from hospital and which can be managed in the area with practices other than a medical visit: blood pressure monitoring with fibrillation control, or weighing to verify if the patient retains fluids. In the case of a changed clinical picture or to be checked, we would refer them to the family doctor ».
The Fimmg reply is addressed to the Councilor for Health Antonino Saitta who gave the go-ahead for funding: «A few days ago Saitta said that the 90% of visits to the emergency room is inappropriate and local medicine must do its part to prevent patients who are not at all or not very urgent from crowding the emergency rooms.
Fimmg responded by underlining the shortcomings of the emergency medical service and asking to talk about it at a table as it hasn't been the case for years. In response, here is the proposal for screening pharmacists », he says Alexander Dabbene, number two in the national Fimmg continuity of care.
The problems of inappropriateness would be especially in Turin, «city where the service is underfunded by more than 50%; the optimal ratio here is one continuity of care doctor for every 15,000 inhabitants and should be one to 6,500; 60 doctors are rotating and there should be 135. But there's more. The entire city service is financed by only one ASL, Turin 1, with a budget that must also be sufficient for ASL To 2.
Abbiamo sottolineato queste carenze e il giorno dopo, stranamente, ecco farsi avanti farmacie e Simeu». Per Federfarma Piemonte non c’è nessun empowerment a danno del mmg: «Il paziente vede il farmacista spesso più di quanto non veda il mmg, entra per vari motivi – dice Mana – e nell’80% dei casi è fedele a una farmacia. Molti presentano patologie – diabete, scompenso, bpco – per le quali noi possiamo monitorare la compliance farmacologica e verificare se alla base di un peggioramento ci sia l’aver tolto una pastiglia o l’essersi adattati una cura; il medico di famiglia c’è, in questo percorso, mentre il Ps dev’esserci il meno possibile».
Mauro Miserendino
Cittadinanzattiva: Pharmacy services fulcrum of healthcare digitization
07 November 2014 – Pharmacist33
A process in which the service pharmacy is also fully involved and which will also have to be implemented through the reorganization of primary care envisaged by the Health pact. Sono questi alcuni degli aspetti che emergono dalle Raccomandazioni civiche sull’E-Health, realizzate dal Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, insieme a rappresentanti di associazioni di pazienti, società scientifiche, professioni mediche e Federfarma, con l’obiettivo di «rendere operativa la grande sfida della informatizzazione della sanità e della telemedicina, sfruttandone le potenzialità e riducendone i rischi, e puntando a mettere il cittadino al centro della rivoluzione della sanità elettronica».
La premessa è che «l’informatizzazione in sanità e la telemedicina hanno effetti positivi» in particolare per «migliorare la presa in carico del paziente, garantendogli la continuità assistenziale, il monitoraggio e l’aderenza alla terapia» e per «produrre informazioni precise ed esaustive sulle patologie».
Fully involved in the path "even the pharmacies that change their face by becoming service pharmacies, a place where the citizen, in addition to being able to book specialist outpatient assistance services, will be able to undergo non-invasive self-assessment tests with the support of a healthcare professional ».
Tra le principali iniziative avviate in Italia c’è il «cup, la realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), la digitalizzazione e la trasmissione elettronica delle prescrizioni (ePrescription) e dei certificati di malattia, la ridefinizione della rete di assistenza mediante la telemedicina». E proprio alla luce della farmacia dei servizi e del richiamato Patto della Salute, si ricorda che «l’istituzione delle AF extension and some UCCP» si basa «sulla medicina di iniziativa caratterizzata da un setting assistenziale multiprofessionale in cui sarà fondamentale l’apporto della sanità elettronica. La continuità assistenziale e l’integrazione saranno possibili avviando specifici processi attuativi» con soluzioni «capaci di essere interoperabili».
Secondo il dossier, che sviluppa 59 raccomandazioni, allora «è necessario superare la logica competitiva delle regioni e operare con l’intento di individuare una metodologia comune che tenga conto in primis dei bisogni del cittadino e dei professionisti del settore garantendo la autenticità dei documenti e proteggendoli da accessi non autorizzati».
Per questo occorre «utilizzare l’innovazione tecnologica in modo da garantire lo scambio di informazioni tra i professionisti della sanità e migliorare la qualità, la sicurezza e l’efficienza dei processi» e «agire sull’aspetto culturale delle nuove metodiche, anche investendo sull’informazione e sull’educazione ai cittadini, in merito a come l’innovazione tecnologica si integra alla qualità della cura e dell’assistenza».
Fondamentale poi la creazione di una cultura: occorre «sensibilizzare e creare un clima di fiducia nei confronti delle soluzioni di sanità elettronica» nonché «implementare l’alfabetizzazione digitale e la formazione all’utilizzo di strumenti di sanità elettronica sia dei professionisti sanitari sia dei pazienti fruitori del servizio e di chi riveste un ruolo di sostegno e di aiuto del paziente».
E tra gli altri punti, c’è anche quello di «dare seguito alle Linee Guida nazionali sul Sistema Cup al fine di integrare pienamente l’offerta dei servizi sanitari, ridurre al minimo spostamenti inutili del cittadino, mettendo in rete tutte le informazioni necessarie su strutture pubbliche e private-convenzionate».
Last but not least, "to include among the stakeholders who participate in the Coordination Committee of the Digital Health Pact, representatives of patient and citizen associations", whose delays on the roadmap are also highlighted.
Frances Giani