Licenziati 82 dipendenti su 759, i sindacati chiedono un tavolo alla multinazionale
Il Giornale d’Italia – 30 gennaio 2025
La multinazionale farmaceutica Pfizer ha comunicato che 82 dipendenti su 759, circa l’11%, verranno licenziati dallo stabilimento di Ascoli Piceno, dopo il crollo delle vendite del vaccino Covid. I sindacati chiedono di aprire un tavolo con l’azienda che però al momento non ha ancora fatto sapere nulla.
Pfizer licenzia l’11% dei dipendenti di Ascoli Piceno
Lo stabilimento di Campolungo di Ascoli Piceno ha subito un cospicuo taglio dei lavoratori. Dopo il crollo delle vendite del vaccino Covid, la multinazionale farmaceutica aveva iniziato a fare piccoli licenziamenti e a non rinnovare alcuni contratti in varie sedi in giro per il mondo, ma mai così tanti.
Due giorni fa, con una pec, l’azienda ha comunicato che nello stabilimento marchigiano sarebbero stati licenziati 82 dipendenti a tempo indeterminato, su 759 persone che lavorano nel sito. Circa l’11% dei lavoratori.
I sindacati si sono subito mossi per limitare i danni, chiedendo un tavolo all’azienda che però non ha ancora risposto. Andrea Migliori from the CISL ha affermato che un taglio di dipendenti così grande non era “mai stato preventivato“. Non sono ancora previsti scioperi da parte dei sindacati, almeno fino a che non si capiranno meglio le intenzioni della Pfizer, che non ha ancora fatto sapere nemmeno quando sarebbero fatti i licenziamenti.
Nello stabilimento di Campolungo di Ascoli Piceno, che prima del Covid contava 701 dipendenti, veniva prodotto il vaccino Paxlovid, commercializzato soprattutto in Cina.
La riduzione del personale
Campolungo di Ascoli Piceno non è l’unico stabilimento interessato dai tagli del personale. Sono circa 40 in tutto il mondo le sedi dove Pfizer sta attuando la sua politica di riduzione del personale. L’obbiettivo della multinazionale con sede a New York è di tagliare gli esuberi per risparmiare denaro e poi rilanciarsi sul mercato; non a caso, nel 2026 Pfizer effettuerà una ristrutturazione aziendale.
Note: Lo stabilimento ascolano della Pfizer ha prodotto soprattutto il Paxlovid, destinato alla Cina, dove la richiesta del farmaco è stata molto elevata. Ora la domanda è crollata e di conseguenza la sua produzione. Con tutte le conseguenze sui lavoratori, prima quelli interinali poi quelli a tempo indeterminato.
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