“Per noi la centralità del paziente è un elemento importantissimo e di fronte a una domanda molto forte di terapia e a risultati importanti abbiamo immediatamente agito per garantirla: subito dopo l’approvazione europea del nostro nuovo farmaco contro il cancro del seno metastatico palbociclib e l’inserimento in fascia Cnn (non negoziata) in Italia, lo abbiamo messo a disposizione degli ospedali di tutte le Regioni al prezzo simbolico di 1 euro”. Lo ha evidenziato Alberto Stanzione, direttore Oncologia Pfizer Italia, oggi a Roma alla presentazione della nuova opzione terapeutica, ora rimborsabile anche in Italia.
“Sono molto orgoglioso – dice Stanzione all’Adnkronos Salute – di essere riuscito a far approvare questo progetto alla casa madre: l’Italia è l’unico Paese al mondo dove è stato messo in pratica questo sistema mirato, lo ribadisco, a soddisfare le numerose richieste che ci arrivavano dalle pazienti. Non è stato facile, anzi è stato molto complesso, ma almeno abbiamo guadagnato un anno rispetto all’effettiva rimborsabilità del farmaco. E’ anche vero che l’Aifa sta lavorando molto per agevolare l’accesso alle nuove terapie, stiamo vedendo dei miglioramenti e man mano che si va avanti i tempi si stanno accorciando: per questo prodotto abbiamo impiegato circa 14 mesi, ma per altri anche 10 mesi”.
Pfizer, ha ricordato, “investe ogni anno 8 miliardi di dollari in ricerca, e una parte consistente è ora finalizzata alle terapie antitumorali: miriamo entro il 2020 a diventare una delle tre aziende principali al mondo in oncologia e a triplicare l’offerta di medicinali anticancro. Palbociclib è il capostipite di una nuova classe di farmaci in un’area dove per più di dieci anni non si sono apportate innovazioni. Il prodotto è ancora oggetto di studio anche nelle forme Her 2 positive e per gli stadi precoci di malattia. Abbiamo il più importante portafoglio prodotti per il tumore del rene, che ha contribuito a modificare la storia naturale della malattia in fase metastatica. Abbiamo nuove classi terapeutiche nel cancro del polmone, stiamo lavorando molto in ematologia, e il futuro lo vediamo entusiasmante anche nel settore dell’immuno-oncologia e dei vaccini terapeutici”.
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