Più di cento medici di famiglia sono stati sanzionati dall’Asl di Pavia per non aver trasmesso on line almeno l’80% delle ricette, come vuole l’accordo integrativo lombardo del 2011. L’intervento dell’azienda – a quanto si sa il primo nella regione in materia di flusso dati – è stato subito censurato dallo Snami provinciale, che parla di comportamento antisindacale: una buona parte dei Mmg sanzionati, infatti, aveva aderito da ottobre a dicembre all’agitazione organizzata dal sindacato autonomo contro il Siss (Sistema informativo sociosanitario). «La protesta» spiega Salvatore Santacroce, presidente di Snami Pavia «prevedeva l’astensione dal Siss per le! ricette e l’invio telematico dei soli certificati». Quindi meno prescrizioni on line, ma l’Asl non ha tenuto conto dello "sciopero bianco" e ha fatto ugualmente partire le sanzioni: «E ad alcuni medici» puntualizza Santacroce «non solo è stata applicata la decurtazione dell’1,15% prevista dall’Acn, ma è stato tolto anche l’incentivo all’informatizzazione».
In realtà l’Asl non se l’è presa solo con i Mmg che avevano aderito alla protesta: come ammette lo stesso Snami, infatti, le multe avrebbero raggiunto anche medici estranei alla protesta. Tra i quali, persino quei curanti che non sono riusciti a raggiungere la soglia minima per motivi tecnici: «L’Air esclude sanzioni per inadempienza dovuta a problemi di collegamento, in ogni caso siamo già pronti a far partire una serie di ricorsi».
Ma da Pavia il caso potrebbe presto estendersi ad altre province della regione. «Temo che ce ne rende! remo conto già con i cedolini di settembre» avverte Robert Carlo Rossi, presidente Snami Lombardia «il sistema continua a non funzionare correttamente ed è difficile che i medici abbiano superato la soglia richiesta. Riteniamo inammissibile che per problemi non dipendenti dalla loro volontà, i Mmg debbano essere puniti».
26 settembre 2012 – DoctorNews33