Le 3.545 parafarmacie italiane non vogliono una liberalizzazione selvaggia e deregolata, né abolire la pianta organica, ma chiedono un più aperto mercato dei farmaci. Massimo Brunetti, Segretario Anpi (Associazione Nazionale Parafarmacie Italiane), auspica la liberalizzazione dei farmaci di fascia C, quelli a carico del paziente, che vale 3,2 mld di euro. Su un mercato di 26,5 mld, la quota delle parafarmacie vale circa 9,3 mld: 2,2 mld per i farmaci senza obbligo di prescrizione e 7,1 mld gli altri prodotti (cosmesi, omeopatia, fitoterapia ecc.). Secondo Brunetti l’apertura del mercato della fascia C ridurrebbe di 380 euro il netto medio mensile per farmacia, farebbe risparmiare 250 mln ai cittadini, creare 3.500-4.500 nuove parafarmacie, con investimenti per 700 mln e tra 8.000-9.000 nuovi occupati.
(la Repubblica Affari & Finanza Pag.16 – 16/05/2011)