Sono più di 90.000, tra farmaci (capsule, compresse, fiale) e dispositivi medici, i prodotti sequestrati, perché illegali o falsificati, nel corso dei controlli effettuati tra il 12 e il 19 settembre nei principali aeroporti del nostro Paese su migliaia di spedizioni provenienti dall’estero e dirette in Italia. I medicinali sono stati intercettati e sequestrati nell’ambito dell’operazione internazionale di contrasto alla contraffazione farmaceutica Pangea X, che ha coinvolto 123 Paesi, e alcuni campioni saranno inviati al Laboratorio di Controllo Ufficiale dell’Istituto Superiore di Sanità per l’accertamento della reale composizione.
Per l’Italia, anche quest’anno, oltre all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), hanno partecipato l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il Comando Carabinieri T.S.-NAS, il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità, con il coordinamento del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Criminalpol, punto di contatto nazionale.
I dati italiani, in linea con quelli della precedente operazione PANGEA IX, mostrano il costante aumento del numero di persone che si rivolgono ai canali non ufficiali, come i siti web non autorizzati, per l’acquisto di diverse tipologie di farmaci. Al primo posto figurano ancora quelli per il trattamento delle disfunzioni erettili, che rappresentano oltre l’80% dei medicinali sequestrati, seguiti da antidepressivi, ormoni o finti integratori alimentari contenenti sostanze non ammesse nel nostro Paese. Si tratta, dunque, di medicinali che hanno in comune l’elevata pericolosità per la salute, sia a causa delle condizioni non controllate in cui vengono prodotti, sia per l’utilizzo senza la supervisione del medico.
Il fenomeno non riguarda solo l’Italia, ma ha dimensioni globali, come testimoniano i dati complessivi dell’operazione PANGEA X, che ha portato al sequestro di oltre 25 milioni di unità tra farmaci e dispositivi medici.
“È fondamentale, anche per il futuro, garantire la continuità delle attività di controllo congiunte e, al contempo, delle iniziative di sensibilizzazione”, afferma il Direttore Generale AIFA Mario Melazzini, “affinché ogni cittadino sia più informato e consapevole dei rischi connessi all’assunzione di farmaci provenienti da canali illegali”.