“Martedì prossimo, 11 settembre, la vertenza Nycomed – Takeda sarà affrontata in un tavolo con aziende e sindacati al ministero dello Sviluppo Economico”.
Lo rendono noto Eliseo Fiorin, della segreteria nazionale dell’Ugl Chimici, e Fabrizio Rigoldi, segretario regionale dell’Ugl Chimici Lombardia, spiegando che “abbiamo chiesto l’incontro per affrontare le pesanti ricadute occupazionali che avrà l’operazione di fusione per incorporazione di Takeda in Nycomed annunciata a luglio, anche in vista del tavolo nazionale sull’intero comparto della Farmaceutica che si terrà con il ministro Passera il giorno seguente”.
“Per la fusione – ricordano i sindacalisti – sono state aperte due distinte procedure di mobilità e, di conseguenza, due tavoli con le aziende, per cercare di trovare una soluzione che eviti i 124 esuberi annunciati da Nycomed, con la chiusura della sede di Milano, e i 170 decisi da Takeda. In entrambi i tavoli, abbiamo chiesto di ripensare al numero di persone considerate in eccedenza e quantomeno di agree strumenti di ricollocazione del personale che sarà interessato dalla mobilità, sia all’interno del nuovo soggetto che nascerà dalla fusione sia in altre aziende, dando priorità a quelli su base volontaria, come Welfarma”.
“Alle aziende – proseguono i sindacalisti – abbiamo anche chiesto di presentare al più presto un piano dettagliato del progetto industriale che intendono portare avanti nel nostro Paese dopo la fusione: vorremmo capire quali sono le reali intenzioni delle multinazionali nel breve e medio periodo, in particolare per quanto riguarda la stabilizzazione degli assetti economici, produttivi e, quindi, occupazionali della nuova società. Inoltre, abbiamo chiesto a Nycomed di non escludere a priori la possibilità di mantenere un presidio a Milano”.
“Considerando che manca solo un mese alla scadenza dei termini per raggiungere un accordo sulle procedure di mobilità – concludono i sindacalisti – auspichiamo che le trattative possano avere un’accelerata nella giusta direzione, anche attraverso i tavoli allo Sviluppo Economico, senza dimenticare che l’obiettivo prioritario deve essere la salvaguardia di lavoratrici e lavoratori, già duramente colpiti dalla crisi del comparto e del Paese”.
7 settembre 2012 – UGL Chimici