L'Istat ha sviluppato la nuova classificazione ATECO 2025 che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2025 e sostituirà l’attuale versione della classificazione ATECO (ATtività ECOnomiche) 2007 – Aggiornamento 2022. La realizzazione dell’ATECO 2025 è il risultato di un’articolata operazione di revisione effettuata in collaborazione con altri enti istituzionali sotto il coordinamento dell’Istat in qualità di responsabile della classificazione delle attività economiche.
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La nuova classificazione verrà adottata a partire dal 1° aprile 2025 al fine di consentirne l’implementazione operativa da parte delle diverse amministrazioni che la utilizzano per la produzione primaria di dati amministrativi e per la raccolta e diffusione di dati statistici.
La nuova classificazione dovrà essere utilizzata per tutti gli adempimenti non solo di natura statistica ma anche di natura amministrativa.
La struttura (codici e titoli) di ATECO 2025 è disponibile nel sito istituzionale dell’Istat www.istat.it anche nella sezione dedicata alla classificazione ATECO.
L’Istat è attualmente direttamente coinvolto nel processo di revisione della classificazione europea delle attività economiche NACE Rev.2 che prevede il riesame dell’intera struttura della NACE (prime 4 cifre del codice ATECO). Tale processo è governato da una Task Force coordinata da Eurostat e formata dagli Istituti Nazionali di Statistica dei Paesi europei.
Il processo di aggiornamento periodico riguarda soltanto l’ambito nazionale e quindi le categorie e sottocategorie ATECO (rispettivamente i codici delle ultime 5 e 6 cifre).
Analogamente, le attività di revisione della classificazione ATECO, versione nazionale della NACE (Nomenclatura Attività Economiche della Comunità Europea), devono tener conto delle decisioni prese a livello europeo, e conseguentemente anche internazionale; non possono quindi procedere in autonomia. È il Comitato ATECO organismo temporaneo inter-istituzionale, che ha il mandato di discutere e approvare una revisione integrale dell’ATECO in conformità alle decisioni prese a livello europeo.
L’Istat, in quanto principale produttore di statistica ufficiale, è responsabile esclusivamente dell’adozione della classificazione ATECO per le sole finalità statistiche di competenza mentre l’adozione della nuova struttura per ogni altro fine (ad esempio, amministrativo o fiscale) dovrà essere garantita dalle istituzioni preposte al perseguimento di questi ultimi (ad esempio, Camere di Commercio o Agenzia delle Entrate), che sono comunque adeguatamente rappresentate all’interno del Comitato ATECO.
Le varie attività economiche sono raggruppate, dal generale al particolare, in sezioni (codifica: 1 lettera), divisioni (2 cifre), gruppi (3 cifre), classi (4 cifre), categorie (5 cifre) e sottocategorie (6 cifre).