Quattordici importanti istituzioni sanitarie si sono schierate a favore delle modifiche del Codice dell’industria del Regno Unito, che prevedono il divieto di consegnare omaggi ai medici e l’obbligo per le aziende farmaceutiche di fornire i dettagli sui pagamenti fatti a esperti che hanno partecipato a eventi come speaker. Le modifiche fanno parte del ‘Trust Imperative’ introdotto dalla Association of the British Pharmaceutical Industry (Abpi) nel 2008 per lo sviluppo di nuovi rapporti di lavoro fra industrie e ‘camici bianchi’, nel nome della trasparenza. Le modifiche del codice di buona pratica prevedono che, a partire dal 1 maggio, le aziende farmaceutiche non potranno più fornire regali ‘firmati’ con il loro logo, come tappetini per il mouse, penne o tazze, ai professionisti della salute. Saranno inoltre tenute a raccogliere e dichiarare informazioni sui pagamenti e su altri servizi resi ai medici-speaker e consulenti. Dovranno infine rendere noto il numero dei consulenti impiegati e le sponsorizzazioni per la partecipazione a meeting organizzati da terzi. A firmare l”endorsement’ alle nuove regole sono stati: il presidente dell’Abpi Simon Jose; Neil Douglas, capo dell’Academy of Medical Royal Colleges; Hamish Meldrum, direttore del consiglio della British Medical Association; Ray Hill, presidente della British Pharmacological Society; il direttore esecutivo del National Health Service David Nicholson; Sue Hodgetts, amministratore dell’Institute of Healthcare Management; Mike Ramsden, amministratore della National Association for Primary Care; Hugh Mascie-Taylor, direttore medico della Nhs Confederation; Clare Gerada, capo del consiglio del Royal College of General Practitioners; Peter Carter, amministratore del Royal College of Nursing; Richard Thompson, presidente del Royal College of Physicians; Neil Dewhurst, presidente del Royal College of Physicians of Edinburgh; David Tolley, presidente del Royal College of Surgeons of Edinburgh; Helen Gordon, amministratore della Royal Pharmaceutical Society of Great Britain; Richard Horton, redattore di ‘The Lancet’.
Pharmakronos – 3 marzo 2011