
We receive and publish
Da Farmitalia a NMS: un patrimonio industriale da tutelare NerPharMa non è semplicemente una società del gruppo NMS: rappresenta uno degli ultimi pilastri produttivi ancora attivi del glorioso polo farmaceutico di Nerviano, nato negli anni ’50 con Farmitalia e poi proseguito attraverso Pfizer, Nerviano Medical Sciences e oggi con NerPharMa.
L’intero complesso è stato per decenni un simbolo dell’eccellenza italiana nella ricerca e nella produzione farmaceutica, specialmente in ambito oncologico. La posizione di NerPharMa, adiacente agli ex stabilimenti Teva (oggi acquisiti da Chiesi Farmaceutici), rende ancora più evidente la sua rilevanza all’interno del Bioparco.
L’investimento di Chiesi e l’occasione mancata di dialogo industriale
La notizia dell’acquisizione da parte del Gruppo Chiesi degli ex siti Teva a Nerviano e del massiccio piano di investimenti per la bonifica e la ricostruzione dell’area apre a una prospettiva di rilancio per tutto il territorio.
In questo contesto, NerPharMa rappresenta un’opportunità unica: una realtà già operativa, con personale qualificato, impianti produttivi attivi e un know-how consolidato. Un’integrazione tra Chiesi e NerPharMa, anche solo a livello infrastrutturale o di servizi condivisi (energia, portineria, logistica), potrebbe valorizzare entrambe le realtà.
Ma la realtà è diversa: NerPharMa rischia la chiusura
La dirigenza di NerPharMa ha recentemente dichiarato in una riunione plenaria aziendale di “non poter garantire la continuità industriale”. I contratti a termine non vengono rinnovati, gli accordi organizzativi firmati a gennaio non sono rispettati, e i lavoratori ricevono comunicazioni informali che li spingono a cercare un nuovo impiego.
Tutto questo accade mentre le altre società del gruppo NMS hanno ricevuto un premio una tantum di 1509 euro, mentre a NerPharMa si continua con bonus discrezionali ad personam, senza alcuna strategia collettiva chiara..
Un appello alle istituzioni e al Gruppo Chiesi
Ci rivolgiamo al Comune di Nerviano, ad Assolombarda, alla Regione Lombardia e al Gruppo Chiesi: non lasciate che un patrimonio industriale, storico e sociale come NerPharMa venga smantellato nell’indifferenza generale.
Chiesi ha dimostrato di credere nel rilancio del Bioparco.
Integrare o collaborare con NerPharMa significherebbe salvaguardare posti di lavoro, valorizzare una continuità industriale naturale e offrire al territorio un progetto di crescita concreta e condivisa.
NerPharMa può ancora essere una risorsa, non un peso.
Bruno Pepi
Rappresentante Sindacale Unitario (RSU)
NerPharMa S.r.l.
3393461889