Farmacisti sul piede di guerra per i crediti che vantano dalla regione. Dal 6 settembre tutti i medicinali rimborsabili dovranno essere pagati a tariffa intera, senza le riduzioni previste dai ticket. Unica eccezione, per i farmaci salvavita. Lo sciopero, indetto dalla Federfarma di Napoli, è già annunciato da centinaia di manifesti che tappezzano le vetrine delle farmacie della città e della provincia. Avvisi che hanno fatto scattare una vera e propria corsa ai medicinali. Presi d’assalto gli studi dei medici di famiglia per ottenere le ricette. Ma i farmacisti non demordono: i rimborsi sono bloccati da oltre 6 mesi, un ritardo che mette a dura prova la sopravvivenza di molte attività. Due aziende sono già fallite ed altre diciotto sono a rischio. L’associazione di categoria chiede l’immediata erogazione di almeno tre mesi di arretrati e un piano per l’estinzione completa del debito delle Asl.
Il Mattino – 20 agosto 2010 – pag. 25
I medici di famigli in allarme
Giuseppe Tortora, vice segretario nazionale del Sindacato medici Italiani: “la lotta dei farmacisti è legittima, contiamo sulla solidarietà del presidente Caldoro. I medici di famiglia – prosegue Tortora – per il momento cercano di evitare prescrizioni multiple di farmaci”. L’incedere della protesta, che potrebbe durare anche 45 giorni (termine massimo previsto per lo sciopero) comporterà l’aumento di un importo pari a 50 euro mensili a paziente, in media. Una spesa che costituirebbe un vero e proprio colpo al portafoglio delle categorie più deboli, come i pensionati sociali. Più che giustificato allora, l’assalto ai medici di famiglia.
Estratto da “il Mattino” del 20 agosto 2010 pag. 30
Comunicato Federfarma di Napoli: AI TITOLARI DI FARMACIA
DI NAPOLI E PROVINCIA
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