Roma, 24 set. (Labitalia) – "Riuscire a rinnovare il contratto di una categoria così importante con Federchimica e Farmindustria è, di questi tempi e in questa situazione economica, di per sè un risultato notevole. In più, è un rinnovo unitario e io sono da sempre fautore dell’unità sindacale, perchè, se manca, chi ne fa le spese sono innanzitutto i lavoratori". Così Alberto Morselli, dimissionario segretario generale della Filctem Cgil, difende l’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale dei chimici, siglato insieme alle controparti datoriali, da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil.
Una firma a cui sono seguite, a ruota, le dimissioni da segreterio generale dell’organizzazione dei chimici della Cgil di Morselli, 55 anni, modenese, una lunghissima esperienza nelle file del sindacato di Corso d’Italia (ha inizato nel 1978 con gli edili, dopo essere stato impiegato nella fornace di Mirandola). Alla base delle dimissioni, spiega lo stesso Morselli, "motivi che sono precendenti alla sigla di questo contratto", ricordando come "con prassi quantomeno un po’ strana per un grande sindacato" fosse già stato oggetto di "atti di sfiducia con lettere riservate".
Ma sembra che la Cgil confederale non abbia gradito anche una certa parte del contratto. "Abbiamo scelto di approvare questo testo, e sottolineo il plurale -dice Morselli- perché la delegazione trattante lo ha fatto con me così come l’assemblea di 300 persone mi ha detto di andare avanti con la trattativa, e di dare fiducia alle Rsu, scommettendo su un loro ruolo più importante nella definizione puntuale delle opportunità che il contratto apre su temi come la flessibilità in azienda o la produttività. Io ho fiducia nelle Rsu, non ne ho paura ma, certo, quello di dare più spazio alle Rsu è un nodo irrisolto per la Cgil, così come è irrisolto il nodo della democrazia contrattuale, con procedure che devono essere regolamentate se si vogliono fare gli accordi unitari".
Morselli dice di "essere sereno" e difende il lavoro fatto, ma ha rassegnato le dimissioni "per consentire alla categoria di affrontare il dibattito sul contratto e sul resto, senza il ‘problema’ Morselli Alberto". "E se la categoria non la pensa come me è legittimata a prendere qualsiasi decisione".
"La critica che è venuta da certi ambienti della Cgil confederale è stata anche quella di aver chiuso il contratto troppo presto –