Monza – Ricollocamento e accompagnamenti alla pensione per l’intesa con Roche. È stato finalmente raggiunto un accordo tra Cgil, Cisl e l’azienda farmaceutica svizzera che sono riuscite a siglare una bozza che sia in grado di conciliare i tagli imposti da Basilea nell’ambito dell’operazione Opex – circa 4.800 tra informatori e dipendenti in tutto il mondo, 150 complessivamente in Italia, 30 nella sede di Monza – con la tutela dei lavoratori. Per circa 20-25 persone è previsto il ricollocamento; a chi si trova nella condizione di potere andare in pensione sarà garantita la copertura fino al 90% della retribuzione per il periodo di mobilità; per i lavoratori che, al contrario, non hanno ancora maturato i requisiti per la pensione saranno pagate da un minimo di 30 ad un massimo di 60 mensilità, calcolate attraverso un meccanismo che si basa sull’età anagrafica e su quella aziendale. Per quanto riguarda i ricollocamenti, molti informatori potrebbero finire a lavorare per Quintiles, gruppo multinazionale leader mondiale nei servizi outsourcing dedicati alle aziende del settore farmaceutico e biotecnologico con sede in North Carolina (Usa) e filiali in tutto il mondo, tra cui a Roma e Milano.
15 marzo 2011
Monza, accordo Roche: paracadute per i 143 esuberi
ALLA FINE «anche i più irriducibili sono usciti soddisfatti». Maurizio Paltan, segretario della Filctem Cgil, tira un sospiro di sollievo dopo 12 ore di incontro in Assolombarda per gestire i tagli annunciati da Roche: 143 i lavoratori fra informatori del farmaco (122 in tutta Italia) e impiegati (22 nel sito di Monza) che la multinazionale svizzera intende lasciare a casa nell’ambito del più ampio progetto Operational Excellence che prevede oltre 4.800 esuberi in tutto il mondo.
ALLA MEZZANOTTE di mercoledì «fortunatamente si è arrivati a una bozza di accordo – racconta Paltan -. Adesso dovremo sottoporla ai lavoratori in tre diverse assemblee che organizzeremo per i lavoratori del Sud, del Centro e del Nord Italia (in programma fra lunedì e mercoledì prossimi, ndr)». Nello specifico, per i lavoratori con i requisiti per pensionamento di anzianità o vecchiaia, che saranno messi in mobilità, l’azienda corrisponderà un importo lordo pari al 90 per cento della somma delle integrazioni mensili spettanti per ogni mese di mobilità. Mentre chi non avrà maturato i requisiti di pensionamento nel periodo di mobilità, riceverà un importo lordo corrispondente a un numero di mensilità pari alla somma di età e anzianità aziendale al 10 gennaio scorso (fra le 20 e le 30 mensilità). «Abbiamo avuto ottime aperture anche per quanto riguarda la questione Quintiles, la società di servizi dove verrà ricollocata una parte degli informatori scientifici del farmaco. A loro, i cosiddetti lavoratori che formalizzeranno la disponibilità alla risoluzione consensuale del rapporto, finalizzata all’instaurazione di un nuovo contratto di lavoro presso società terze operanti nel mercato farmaceutico, Roche corrisponderà una somma lorda pari a 8 mensilità».
INOLTRE, precisa Paltan, «ci hanno garantito il mantenimento della retribuzione percepita in Roche». Per il momento «questa opportunità riguarda 23 unità – continua il sindacalista -, ma l’azienda ci ha mostrato disponibilità a un piccolo margine per qualcuno in pi&ugr