Milillo (Fimmg): after the decree, a light agreement for the single role

Perché la riforma delle Cure primarie divenga realtà non occorre aspettare la fine del blocco sui rinnovi contrattuali, tra un anno e mezzo. Basterebbe trovare l’intesa su una convenzione che si limitasse a riscrivere la parte normativa, che dal decreto Balduzzi riprendesse innanzitutto il ruolo unico e le aggregazioni. E’ la considerazione che arriva dal segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo (foto), nell’attesa della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del provvedimento. Per passare dalla carta alla realtà, dice Milillo all’AdnKronos, «serve la volontà delle parti. Se c’è possono essere sufficienti sei mesi: in pratica, si può riaprire la trattativa per la Convenzione nazionale dei medici di medicina generale e chiuderla rapidamente, introducendo le indicazioni del decreto. Per permettere concretamente la continuità dell’assistenza, infatti, è prioritario recepire il ruolo unico della medicina generale».

Sulle novità del decreto e sull’immagine che ne hanno dato i media interviene invece Tommasa Maio, della Fimmg Ca: «Per colpa delle parole usate in alcuni articoli e servizi» spiega a Doctornews «una parte del grande pubblico ha capito che con le aggregazioni h24 la Continuità assistenziale sarebbe destinata a chiudere. E anche tra i nostri colleghi c’è chi si chiede quale spazio ci sarà per i medici di Ca nella riforma delle Cure primarie. Dev’essere invece chiaro che questa riorganizzazione non solo non è contro la Ca, ma in realtà la valorizza collocandola in una cornice più stimolante dal punto di vista professionale»!

10 settembre 2012 – DoctorNews

 

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