"Il fai da te delle Regioni nella scelta e nell’applicazione di misure di contenimento della spesa farmaceutica non può essere legittimato. Nel settore farmaceutico, e nel conseguente ‘governo’ della spesa, è necessario coniugare i valori sociali, sanitari e finanziari e avere un approccio economico e non solo economicistico". Ne è convinto il presidente di Farmindustria, Sergio Dompé, intervenuto oggi alla Conferenza nazionale Farmaci e salute organizzata nell’ambito del Forum Sanità Futura, in corso a Cernobbio (Como). "Questo percorso – sottolinea Dompé – richiede però una serie di verifiche di tipo centrale che, pur non influendo sulle autonomie regionali, arrivi poi a fornire linee guida chiare alle Regioni sulle eventuali misure di contenimento della spesa. In questo l’Agenzia italiana del farmaco e il Governo centrale hanno un ruolo importante". Quella che Dompé chiama, appunto, "la sfida per l’appropriatezza prescrittiva" che le Regioni italiane sono chiamate a raccogliere è una delle preoccupazioni degli industriali, soprattutto in un momento di ‘attesa’ come quello pre-elettorale. "Ci auguriamo che il prossimo Governo continui a garantire un percorso di correttezza e stabilità, orientato non solo al contenimento dei costi, ma a politiche innovative che si evolvano di pari passo con il Paese. Il farmaco – ricorda Dompé – non è un costo, ma un investimento che può creare risparmi, prevenzione, miglioramento della qualità della vita e quindi crescita". Il presidente di Farmindustria cita un esempio: "Un anno di assistenza farmaceutica costa quanto 10 ore di assistenza ospedaliera". Da qui un appello: "Chiediamo che lo stesso tipo di analisi, la stessa lente – e dunque il controllo – ai quali è sottoposto il settore farmaceutico venga applicato ad altre voci si spesa sanitaria".
Fonte "farmacista33"
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