Covid, Menarini vuole 23 milioni da TLS (Fondazione Toscana Life Sciences)
Corriere di Siena – 19 ottobre 2024 – di Stefano Bisi
È finita nei giornali e nelle tv nazionali la notizia pubblicata nell’edizione del 18 ottobre 2024 dal Corriere di Siena riguardo al caso Tls-Menarini. L’azienda farmaceutica fiorentina che fa capo alla famiglia Aleotti, ha infatti intimato alla Fondazione Tls e alla Tls sviluppo srl di pagare 23 milioni di euro per le 200.000 dosi di un anticorpo monoclonale anti-Covid già fornite e per altre 200.000 che sarebbero dovute essere prodotte.
La controversia affonda le radici in un accordo stipulato durante l’emergenza pandemica, quando Menarini era stata scelta per la produzione del farmaco sviluppato nei laboratori di Tls. La collaborazione era stata ufficialmente annunciata nel marzo 2021, con l’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte che elogiava il lavoro svolto. Ma il clima di ottimismo si è rapidamente deteriorato, trasformandosi in un contenzioso legale. L’atto di citazione è già stato notificato al tribunale di Roma, complicando ulteriormente la situazione.
Le ripercussioni di questo contenzioso potrebbero estendersi anche alla Fondazione Biotecnopolo, progetto ambizioso per rilanciare la tradizione farmaceutica di Siena, eredità di Achille Sclavo. Sicuramente la richiesta di Menarini sottolinea quanto sia complessa e intricata la situazione, in un momento in cui la città avrebbe bisogno di stabilità e innovazione nel settore della salute.
Note.
Nel 2020 la Fondazione TLS ha registrato un attivo patrimoniale di 12,408 milioni di euro con una crescita del 2,6% rispetto al 2019, chiudendo l’anno con un utile di € 120.553 (+24,4%) e un patrimonio netto che è salito a € 718.334. Il fabbisogno in conto gestione del 2020, di circa 10,51 milioni di euro, è stato coperto grazie al contributo della Fondazione Monte dei Paschi (790.000 euro); alle risorse attratte per attività e servizi (6.423.000 euro) derivanti anche dal supporto fornito alla Regione Toscana e dal Protocollo d’intesa per la valorizzazione del Centro Regionale di Medicina di Precisione; da entrate relative ad attività di incubazione e servizi conto terzi per 3,42 milioni di euro (+6,26% rispetto al 2019), nettamente in crescita rispetto al 2019.
TLS ha registrato un sensibile incremento di attività di ricerca e di risorse, dovuto all’impegno diretto della Fondazione nella ricerca e sviluppo di una terapia specifica anti SARS-CoV-2, a base di anticorpi monoclonali. In questo contesto, nel 2020 è nata la società TLS Sviluppo s.r.l. costituita da Fondazione Toscana Life Sciences e partecipata al 30% da Invitalia. La società ha preso vita con la finalità di operare nell’ambito dello sviluppo clinico e industriale di terapie a base di anticorpi monoclonali umani.
Anche nel 2020 TLS ha continuato a potenziare le proprie piattaforme tecnologiche registrando un conseguente incremento della qualità e quantità sia delle attività di ricerca della Fondazione sia dei servizi erogati per partner industriali importanti (Menarini, GSK, Alfasigma etc.), nonché un impegno che si allarga ad ambiti quali la nutraceutica e i botanicals.
Inoltre, TLS è partner dei due Dipartimenti di eccellenza di area scienze della vita dell’Ateneo senese (Biotecnologie, Chimica e Farmacia e Biotecnologie Mediche), che hanno vinto il relativo bando di finanziamento MIUR e continua l’impegno nell’ambito del Comptence Center ARTES 4.0 (costituito con uno dei finanziamenti MISE per i competence center sul tema INDUSTRIA 4.0), nato nel 2018 e al quale TLS ha aderito come Socio Fondatore.
(source Toscana Science – 2020)
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