(Adnkronos) – "La Menarini – dice Evangelisti – non e’ un’azienda in crisi e per questo reputiamo inaccettabile che la minaccia dei licenziamenti sia lo strumento usato dal Gruppo per fare le proprie rivendicazioni sulla pelle dei lavoratori".
"I propositi di ristrutturazione dell’azienda, che rappresenterebbero gli esuberi piu’ consistenti nel settore farmaceutico e di tutto il panorama industriale italiano, appaiono infatti totalmente strumentali, oltretutto in assenza di un chiaro progetto industriale di sviluppo", continua Evangelisti.
"Riteniamo indispensabile che questa vicenda non determini un contraccolpo pesante sull’occupazione e sui livelli occupazionali – conclude – Non possiamo accettare che siano i lavoratori a pagare queste scelte ne’ che si determini l’indebolimento dell’industria farmaceutica italiana che in Toscana ha uno dei poli piu’ rappresentativi in termini di fatturato e di occupazione".
26 ottobre 2012 – Libero Quotidiano