I sindacati della dirigenza medica denunciano un «quadro drammatico: nessuna risposta alle esigenze dei cittadini e degli operatori; nessun progetto per l’ammodernamento e la messa in sicurezza del Ssn; risorse ancora inadeguate; nuovi tagli di posti letto ospedalieri, che saranno 10 mila in meno, e del personale; nessuna risposta alla piaga delle liste d’attesa, che le Regioni scaricano sui medici; aumento delle denunce e degli scandali che mostrano una connivenza sempre più diffusa fra sanità e malaffare», elencano. La protesta va quindi avanti, malgrado il rinnovo del contratto dei 130 mila medici e veterinari del Servizio sanitario nazionale, relativo al biennio economico 2008-2009, firmato nella notte tra il 9 e il 10 febbraio. «Assolutamente sì», afferma all’ADNKRONOS SALUTE Carlo Lusenti, segretario nazionale dell’Anaao Assomed, principale sindacato della dirigenza medica e veterinaria del Ssn. «La vertenza va avanti con gli appuntamenti già fissati e anzi – sottolinea – il rinnovo del contratto è la dimostrazione che se ci si mette in cammino i risultati si raggiungono». Dello stesso avviso anche il segretario nazionale della Fp Cgil medici, sigla che peraltro non ha sottoscritto l’intesa con l’Aran. «La vertenza non si ferma. Le questioni generali della protesta andavano e vanno oltre il rinnovo del contratto. Quindi – conclude – non abbiamo nessuna intenzione di abbassare la guardia».
DoctorNews – 16 febbraio 2010 – Anno 8, Numero 26