Potrebbe configurarsi «come vero e proprio comparaggio», oltre a violare la privacy del paziente e il suo diritto alla libera scelta della farmacia cui rivolgersi.
“Non va poi dimenticato” – continua Federfarma Marche- “che l’invio del promemoria al farmacista da parte del medico stesso potrebbe configurarsi «come vero e proprio comparaggio», oltre a violare la privacy del paziente e il suo diritto alla libera scelta della farmacia cui rivolgersi. Per tale motivo, conclude la lettera, il sindacato marchigiano «confida che l’assessorato” – in questo caso quello alla Salute – “voglia offrire indicazioni e soluzioni che evitino comportamenti passibili di contestazioni o sanzioni».
Qualcosa del genere è già accaduto in Sardegna, dove a fine giugno una circolare dell’assessorato alla Salute, emanata su segnalazione di Federfarma, aveva ricordato l’inammissibilità di « soluzioni che limitano la libertà di scelta del paziente e violano la reale concorrenza tra gli erogatori».
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