Un affare di famiglia per i capi-famiglia: la sanità calabrese si rivela ancora una volta il cordone ombelicale che lega la politica corrotta alla ‘ndrangheta. Ieri è stato arrestato e indagato un intero nucleo familiare – Crea padre, moglie, figlio e figlia – e la sua corte dei miracoli fatta di amministratori, dirigenti regionali e manager di Asl. La regia dell’associazione a delinquere era in mano alla cosca Morabito.
Crea non è un cognome qualunque nella Locride. Domenico è il politico che in consiglio regionale ha preso il posto di Francesco Fortugno, assassinato il 16 ottobre 2005 e primario dell’ospedale di Locri. La sanità è il cordone ombelicale che nutriva la famiglia Crea, a partire dalla clinica convenzionata Villa Anya di Melito Porto Salvo, dove Antonio, figlio di Domenico, era direttore sanitario.
In molte strutture e laboratori convenzionati la ‘ndrangheta si insinua e si arricchisce a partire dalle forniture di prestazioni, beni e servizi. Ma non accade solo in Calabria: la sanità è la gallina dalle uova d’oro in tutto il Sud, visto che assorbe in media il 75% del bilancio regionale. La sanità al Sud è sempre più potere, denaro, voti e clienti. Il Sole 24 Ore del 29/01/2008 COMMENTI E INCHIESTE p. 14
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