In tutto 18 arresti: ci sono un medico livornese, un medico di Piombino, otto della provincia di Pisa, uno di Lido di Camaiore, un primario di Empoli e uno di La Spezia. Secondo le indagini, i medici inducevano le mamme a utilizzare latte artificiale di note ditte al posto del latte materno in cambio di regali e altri benefici
LIVORNO. I Carabinieri dei Nas di Livorno e dell’Arma territoriale stanno eseguendo 18 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari per corruzione nei confronti di 12 pediatri, tra cui due primari, 5 informatori scientifici e un dirigente d’azienda di alimenti per l’infanzia. L’operazione dei carabinieri ha riguardato anche la provincia di Pisa in senso più vasto, in particolare la Valdera e l’area del Volterrano, dove sono stati arrestati sette medici con perquisizioni eseguite a Cascina, Ponsacco, Capannoli, Peccioli e Volterra. Secondo le indagini, i medici inducevano le mamme a utilizzare latte artificiale di note ditte al posto del latte materno in cambio di regali e altri benefici come ad esempio smartphone, computer, condizionatori d’aria, televisori, viaggi in crociera e vacanze in molte località d’Europa e del mondo.
Ecco chi sono:
Michele Masini, dirigente 50 anni residente a Limbiate (MB)
Dario Boldrini, informatore, 33 anni, di Pisa
Valter Gandini, 70 anni, informatore, di Pisa
Vincenzo Ruotolo, 64 anni, informatore, di Grottammare (AP)
Gianni Panessa, 59 anni, informatore di Livorno
Giuliano Biagi, 35 anni, informatore di Massa
I medici:
Maurizio Petri, 64 anni, medico pediatra di Cascina
Fabio Moretti, 61 anni, di Chianni (ambulatorio a Pontedera)
Marco Granchi, 61 anni, medico pediatra di Pontedera (ambulatorio a Ponsacco)
Claudio Ghionzoli, 63 anni, residente a Pisa (ambulatorio a Cascina)
Renato Domenico Cicchiello, 66 anni, di Livorno, medico pediatra
Stefano Parmigiani, 57 anni, residente a Parma, medico pediatra, primario del presidio ospedaliero del Levante ligure (La Spezia)
Roberto Bernardini, 57 anni, pediatra residente a Calcinaia, primario ospedale San Giuseppe, Asl 11, Empoli
Gian Piero Cassano, 65 anni, residente a Lido di Camaiore medico pediatra, ambulatorio a Viareggio,
Marco Marsili, 59 anni, medico pediatra di Piombino
Roberto Rossi, 62 anni, residente a Palaia, medico pediatra con ambulatorio a Capannoli
Eros Panizzi, 61 anni, residente a Peccioli medico pediatra
Luca Burchi, 59 anni, medico pediatra residente a Volterra.
LA SCHEDA / LE DIFFERENZE TRA LATTE MATERNO E LATTE ARTIFICIALE
Secondo il ministero della Salute il latte materno e quello artificiale non si equivalgono e per questo motivo, nel 2009, è stato emanato un decreto che prevede delle norme molto rigide in merito agli alimenti per neonati e alla loro pubblcità. È vietata infatti “la distribuzione di campioni o il ricorso a qualunque altro sistema volto a promuovere le vendite degli alimenti per lattanti” oltreché qualsiasi tipo di pubblicità che “induce a ritenere il prodotto equivalente al latte materno o che scoraggia l’allattamento al seno”.
Il ministero della Salute ha ribadito l’importanza del latte materno anche in un documento redatto dal tavolo tecnico operativo sull’allattamento al seno il 18 marzo del 2014 ( THE DOCUMENT ).
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Ed.: gli informatori scientifici del farmaco sono quelli il cui profilo è descritto dal Legislative Decree 219/06, art. 122.
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Latte in polvere al posto del materno. Arrestati dodici pediatri
I carabinieri dei Nas hanno notificato le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari ai dottori, tra i quali due primari, e a 5 informatori scientifici accusati di corruzione
di Pierpaolo Corradini – 21 novembre 2014 – FLORENTINE COURIER
PISA – Un giro di mazzette per centinaia di migliaia di euro utilizzati per pagare i «regali» ai medici (smartphone, computer, condizionatori, televisori) e viaggi in rinomate mete turistiche (Sharm el Sheik, India, Stati Uniti, Parigi, Londra, Istanbul e Crociere nel Mediterraneo e nord Europa). È quanto scoperto dai carabinieri del Nas di Livorno coordinati dalla Procura di Pisa nell’inchiesta che ha condotto all’arresto di una dozzina di pediatri, di 5 informatori scientifici e di un dirigente d’azienda con l’accusa di corruzione.
The accusations
Secondo le accuse i «regali» servivano perché i medici inducessero le mamme ad usare latte in polvere anziché quello materno. Tutto con la connivenza di una agenzia di viaggio di pisa che faceva fattura false per congressi e convegni (molti all’estero) e poi con i ricavati dava buoni ai medici. Ci sono dottori che hanno usato i buoni anche di tutte e tre le aziende coinvolte.
La segnalazione probabilmente fatta da una mamma
L’indagine è partita nel giugno 2013 grazie a una segnalazione di un cittadino, forse proprio una mamma a cui sembrava strana questa richiesta quando aveva latte materno. Il coordinamento dell’indagine è stato affidate al dott. Porpora della procura di pisa e poi si è ampliata alle altre regioni.
(CONTINUA … )