L’intelligenza artificiale nell’informazione scientifica

Strutturare processi informativi in grado di supportare la tradizionale risposta di un agente umano con quella di soluzioni AI di risposta automatica.

Brief IQVIA sull’informazione scientifica

La pandemia di Covid-19 sta condizionando l’evoluzione dei rapporti fra medici e aziende e l’implementazione di mezzi innovativi utili per veicolare una migliore e più completa informazione scientifica del farmaco. Su questo tema Alicia Gionfriddo di IQVIA e Richard Marcil di conversationHEALTH hanno redatto l’insight brief  “Change is Coming: Medical Information is going through a deep digital transformation, and it’s time to get on board”, concentrando la loro attenzione sugli agenti virtuali in grado di fornire informazioni su richiesta grazie alle tecnologie di intelligenza artificiale

miopharmablog – 3 giugno 2021 di Dino Biselli

Nonostante il settore farmaceutico sia uno dei pochi ad aver meglio sopportato l’impatto della pandemia di Covid-19, le limitazioni che la maggior parte degli Stati ha adottato per limitare la diffusione del contagio hanno avuto effetti rilevanti anche sui processi che governano le aziende farmaceutiche, in particolare sulle attività relative all’scientific drug information (or Medical Information che dir si voglia).

Questo aspetto dell’evoluzione della Medical Information è al centro dell’Insight Brief titled "Change is Coming: Medical Information is going through a deep digital transformation, and it’s time to get on board” e pubblicato da IQVIA. I due autori del brief, Alicia Gionfriddo And Richard Marcil, partono dalla constatazione che l’operatività di questa funzione aziendale, proprio perché caratterizzata dalla relazione fra medico e professionista dell’informazione scientifica, ha subito un forte impatto a seguito dell’entrata in vigore dei provvedimenti di blocco dei movimenti delle persone. La risposta a tale criticità, è stata quella di adottare (o accelerare) processi di digitalizzazione di questa area aziendale.

Le numerose rilevazioni effettuate nell’ultimo anno a partire dallo scoppio della pandemia e l’enorme mole di dati raccolti hanno testimoniato che si è certamente verificato un importante calo nelle interazioni fra professionisti delle aziende pharma e operatori sanitari, ma non quel tracollo tanto temuto. Ciò che invece è notevolmente mutato è il mix di azioni messe in campo per veicolare l’informazione scientifica del farmaco, con un importante calo delle visite in presenza e un sensibile aumento delle attività da remoto, soprattutto nei momenti più intensi della crisi sanitaria.

Il contesto dell’Insight Brief di IQVIA

Il report parte dalla constatazione che oggi il lancio e la gestione di un prodotto in ambito life science rende assolutamente necessario offrire tutte le informazioni richieste dai vari stakeholder, dalle questioni più semplici a quelle scientifiche specifiche e complesse. A loro volta, tali richieste rappresentano un patrimonio di dati che, se adeguatamente sfruttato dalle altre funzioni aziendali, può consentire di ottimizzare i processi di assistenza, soprattutto per quel che riguarda la farmacovigilanza.

Come già da prima della pandemia, tale attività richiede un notevole sforzo in termini di risorse impiegate, sia umane che materiali, ma con la crisi da Covid-19 la domanda di informazioni sui prodotti farmaceutici è cresciuta, sia in quantità che in qualità. Per rispondere a questa sfida, le aziende farmaceutiche stanno ricorrendo alle potenzialità messe a disposizione dall’intelligenza artificiale, strutturando processi informativi in grado di supportare la tradizionale risposta di un agente umano con quella di soluzioni AI di risposta automatica.

Infatti, si stima che il mercato globale della Medical Information raggiungerà un valore pari a 3,66 miliardi di Dollari entro il 2027, e il ricorso agli strumenti di artificial intelligence sarà l’unico modo per rispondere ad un numero crescente di richieste sempre più personalizzate provenienti da una varietà di canali diversi.

Gli agenti virtuali, guidati dall’artificial intelligence, possono essere una base digitale utile per alleggerire il carico di lavoro dei professionisti aziendali, fornendo nel contempo un’esperienza simile a quella umana, e alle aziende farmaceutiche l’opportunità di acquisire nuove informazioni e quindi acquisire maggior valore. Inoltre, l’attuale generazione di agenti virtuali, appositamente implementata per l’industria farmaceutica, è molto più sofisticata rispetto alle versioni precedenti, ed in grado di rendere l’esperienza dell’interlocutore maggiormente personale e diretta, attraverso un più rapido accesso allo storico delle relazioni intrattenute in passato.

Il mix dell’informazione scientifica nel “New Normal”

Tale promiscuità fra interazione umana e digitale nel prossimo futuro sarà il vero tratto distintivo del cosiddetto “New Normal” nell’ambito dell’informazione medico scientifica. Non deve quindi sorprendere che molti stakeholders oggi preferiscono un approccio digitale nei processi di informazione scientifica, quando ciò ha senso: infatti l’87% dei professionisti sanitari dichiara di voler ricorrere ad un mix fra strumenti virtuali e visite di persona anche quando la pandemia sarà dichiarata conclusa, mentre gli esperti del settore stimano che circa il 50-75% dei quesiti medici possono essere risolti facilmente attraverso l’utilizzo di uno strumento di artificial intelligence.

Questa “rivoluzione” permetterà agli “informatori” di avere maggior tempo da dedicare agli operatori sanitari per tutte le domande più complesse o per presentare un maggior numero di prodotti. Per raggiungere tali risultati occorrerà che all’interno delle aziende si costituiscano dei team multidisciplinari composti da professionisti dell’informazione medica e gli sviluppatori, al fine di migliorare la qualità dell’interazione e l’esperienza degli stakeholder.

Va sottolineato che Covid-19 ha costretto le aziende farmaceutiche ad accelerare la digitization dei loro processi e l’informazione scientifica del farmaco è la funzione che sta subendo i maggiori cambiamenti in tal senso. Va anche detto che le trasformazioni avvenute in questo ultimo anno sono state dettate più dall’urgenza che dall’applicazione di una strategia meditata. Tuttavia, le aziende farmaceutiche hanno avuto modo di fare tesoro delle esperienze di questi ultimi mesi, e grazie a ciò stanno delineando nuove strategie di interazione fra professionista aziendale e operatore sanitario.

Il brief di IQVIA, quindi, mette in luce come l’impiego di strumenti di artificial intelligencesarà uno degli elementi che permetterà l’adozione di nuovi modelli di business e la possibilità di ottenere una maggiore efficacia nella trasmissione della conoscenza dei prodotti farmaceutici, siano essi nuovo o già presenti sul mercato.

Dino Biselli

 

Fonti Principali
IQVIA – Change is Coming: Medical Information is going through a deep digital transformation, and it’s time to get on board

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