Desidero inviare a voi della Federaisf la mia relazione-denuncia che sto presentando a tutte le Prefetture e Procure della Repubblica dei capoluoghi di provincia della Sicilia, mia regione di residenza. La stessa relazione ho trasmesso a tutti i dirigenti del Servizio Farmaceutico delle ASP ed ai loro Direttori Generali, ed infine alla Dirigente regionale dell’Assessorato alla Sanità Sicilia, la Dottoressa Borsellino, figlia del giudice.
Purtroppo sarà la giustizia fai da te, ma la lunga militanza di Informatore mi ha insegnato che quando sei in difficoltà come ISF sei solo come un cane e sempre carne da macello per le Aziende Farmaceutiche. Ed allora arrangiamoci ognuno come può. Mi dispiace alla mia tenera età di sessantasei anni e con quaranta anni di lavoro alle spalle che tra noi Informatori non vi è mai stata alcuna unione nell’affrontare i nostri gravi problemi occupazionali e questo del decreto Balduzzi è una ennesima sconfitta, e forse quella decisiva.
Non voglio polemizzare con chi, come Lei che non conosco, ma provi a radunare tutti gli informatori davanti Palazzo Chigi il giorno x all’ora y e vedrà che quello che affermo purtroppo non è disfattismo, ma la triste realtà: tutti i Colleghi hanno quella fottutissima paura di essere licenziati se alzano la cresta. Vent’anni di Gruppo Menarini mi hanno insegnato tanto e mi hanno dato tantissimo denaro e carriera, oggi sono ancora sul campo con una piccola Azienda, ma non smetterò di battermi non contro il " Padrone " ma contro il "Sistema" e mi batterò sempre contro l’ignavia dei Colleghi per spronarli a mettere su gli attributi.
Spero di sentirLa presto con le sue controdeduzioni alle mie affermazioni e magari di poterci incontrare prestissimo con TUTTI I COLLEGHI D’ITALIA o a Roma davanti qualunque sede istituzionale o nello studio di qualche avvocato di altissimo spessore nazionale che inizi una causa al ministero della sanità perché a mio avviso vi sono tanti elementi di incostituzionalità in questo decreto che sarebbe facile smontarlo.
Rifletta, Collega, e si faccia confortare da un avvocato: il ceftriaxone Teva è un marchio griffato come il marchio Rocefin, questo è uno l’elemento chiave dell’illegalità del decreto. E poi l’INCOSTITUZIONALE pressione sul Medico. A tal proposito la invito a leggere la circolare ministeriale del 24 settembre in cui sono ben evidenti ulteriori "MINACCE" ai Medici che apporranno la sigla di non sostituibilità MC e di questo sono veramente terrorizzati.
A presto, caro amico
Giovanni Iurato