Roma, 13 dic. (Adnkronos) – Dopo un biennio di forte e costante crescita delle esportazioni, il terzo trimestre 2012 conferma il trend in decelerazione osservato gia’ nella prima meta’ dell’anno. Tra gennaio e settembre, infatti, l’export del Lazio (13,1 miliardi, il 4,5% del totale nazionale) cresce del 3,8% in termini tendenziali, muovendosi in linea con la media nazionale. Sono le elaborazioni del centro studi Unindustria, su dati Istat, rispetto alle esportazioni del Lazio nel III trimestre 2012.
Il principale destinatario delle merci continua ad essere l’Ue a 27 con il 61,1%, seguono l’Asia Orientale (8,3%), i Paesi europei extra Ue (8,2%) e l’America settentrionale (6,9%). Osservando l’incidenza delle esportazioni dei singoli settori sul totale regionale, i prodotti trainanti risultano: farmaceutici e bio-medicali (32,3%), chimici (11,2%), coke e petroliferi raffinati (10,8%) e mezzi di trasporto (10,1%).
Per Frosinone (3,3 miliardi) si rileva un aumento dei flussi in uscita pari a +6,2%; l’export della provincia e’ destinato per il 77,4% a mercati dell’Ue a 27, per il 7,4% a Paesi europei extra Ue e per il 4,1% all’America settentrionale. I prodotti che guidano le esportazioni del territorio sono articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (56,9%), mezzi di trasporto (15,1%) e apparecchi elettrici (6,6%).
In provincia di Latina (2,6 miliardi) si assiste ad un incremento delle esportazioni del 3,7%. Le mete principali della provincia sono l’Unione europea (70,7%), l’Asia Orientale (10,4%) e l’America settentrionale (7,5%) ed i settori trainanti il farmaceutico (63,6%), il chimico (10,4%) ed il metallifero (6,4%).
A Rieti (140,8 milioni) l’export cresce in misura piu’ consistente rispetto al resto della regione, per la provincia si rileva infatti un aumento del 20,9%. Le destinazioni piu’ significative della produzione sono l’Ue a 27, i Paesi Extra Ue e il medio Oriente verso cui e’ destinato rispettivamente il 77,2%, il 5,9% e il 4,3%.
Inoltre, i principali prodotti esportati sono articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (41,2%), macchinari ed apparecchi (24,2%) e gli apparecchi elettrici (19,8%).
Roma ritorna alla crescita dopo due trimestri di riduzione dell’export. Infatti, per la provincia si osserva una variazione tendenziale positiva dell’1,8% delle esportazioni (6,9 miliardi), cui contribuisce in maniera significativa l’aumento delle vendite all’estero per i prodotti farmaceutici (+49,7%) e quelli di metallo (+24,4%), mentre registrano contrazioni alcuni settori importanti per il loro peso, in particolare quello chimico (-12,8%) e quello dei petroliferi raffinati (-6,8%). Tra le principali merci esportate spiccano infatti sostanze e prodotti chimici (15,7%), coke e petroliferi raffinati (20,5%), e i mezzi di trasporto (11,3%). L’Ue si conferma il maggiore partner commerciale della provincia con il 49,5% del totale, seguono l’Asia orientale con il 10,4%, e gli altri Paesi europei con il 10,2%.
Con una performance nettamente migliore rispetto al dato regionale, in provincia di Viterbo le esportazioni (233,7 milioni) aumentano del 28,5%; le mete piu’ rilevanti per le vendite estere del viterbese sono l’Unione Europea, i