Ha 34 anni, è laureato, si definisce "sperimentatore", testa farmaci all’estero: "Guadagno bene e sono libero"
Thomas Leoncini – Mar, 24/06/2014 – il Giornale.it
«Vuoi fare la cavia in un esperimento scientifico? Proponiti su Facebook, è previsto un compenso!». Quantomeno singolare come proposta. Se poi si viene a sapere che a pubblicarla è stato un gruppo Facebook gestito dall’Università di Trento, il moralismo potrebbe degenerare.
È tutto vero, il gruppo si chiama «Bacheca esperimenti» e il post è di qualche mese fa. Intendiamoci, non si parla di sperimentare farmaci, in Italia è illegale, ma piuttosto di dedicare del tempo per fini di ricerca soprattutto psicologica. «Se vuoi fare una cosa che in Italia è illegale basta guardarti intorno, all’estero quasi tutto è possibile». Sono le prime parole che ci rilascia Lorenzo, 34enne romano che sa cosa significa fare le cavie per la scienza testando farmaci non ancora in commercio perché ogni sei mesi, da anni, si trasferisce qualche settimana in altri Paesi europei: «A 28 anni ho capito che la laurea in giurisprudenza non mi avrebbe permesso di lavorare e ho fatto una scelta. Non avrei accettato di fare lavori poco remunerati come il commesso perché sarebbe stato psicologicamente devastante, considerando i soldi spesi per studiare».
È sorprendente come Lorenzo parli con soddisfazione