Tra le lauree più gettonate Ingegneria, Chimica e Farmacia Con possibilità di percorsi internazionali
Sottovalutati dal mondo accademico e bistrattati molto spesso anche nel lavoro, è un momento in cui per i giovani ricercatori italiani si moltiplicano le possibilità. A partire dal ministero dell’istruzione fino ad arrivare alle aziende che, in alcuni settori particolari, investono in ricerca fior di quattrini.
È il caso della Procter&Gamble, 3.500 dipendenti e otto mila ricercatori in Europa, che ogni anno mette sul piatto circa due miliardi di dollari in ricerca e sviluppo a fronte di un fatturato annuo di 83,5 miliardi di dollari. Il colosso dei prodotti di consumo cerca nel nostro Paese ingegneri chimici, laureati in farmacia, chimica e tecnici chimico farmaceutici (www.pg.com). «Il nostro processo di selezione è continuo – precisa Giampaolo Calcari, direttore delle risorse umane di Procter&Gamble – nei curricula cerchiamo di solito un buon punteggio di laurea ma anche una buona dose di leadership e capacità di lavorare in team». Le chance di crescita in P&G sono numerose, anche per i neolaureati, e il processo di selezione è europeo. Che cosa significa? «Che oltre a poter lavorare nello stabilimento di Pomezia e Chieti – spiega Calcari – i candidati possono essere reclutati per i nostri stabilimenti in Europa. Attualmente ad esempio ci sono delle posizioni aperte a Bruxelles e in Germania».
Possibilità per ricercatori anche nel gruppo Cremonini, che attraverso Montana alimentari (www.montanafood.it) ha messo a disposizione per il terzo anno consecutivo un premio da 100 mila euro per studiosi under 45. «Oggi fare prodotti alimentari – spiega Mauro Fara, direttore marketing Montana – significa appoggiarsi sempre più alla ricerca e alle nuove tecnologie. Per questo abbiamo istituito questo premio, per restituire ogni giorno alla ricerca ciò che quotidianamente ci dà». Anche Aboca (www.aboca.it), società che si è fatta largo nel settore degli integratori erboristici, sta ampliando il suo campo di attività. «Cerchiamo medici specializzati in clinica farmacologica – dice Valentino Mercati, presidente dell’azienda alle porte di San Sepolcro con un fatturato di 59 milioni di euro – oltre a specialisti in genetica. Ma abbiamo posizioni aperte anche nel settore della biotecnologia no ogm». All’appello non può mancare il ministero dell’istruzione, che con il progetto Firb, «Futuro in ricerca» (www.miur.it) ha messo a disposizione 50 milioni di euro per programmi di ricerca di durata triennale. L’intento è favorire il ricambio generazionale e sostenere le eccellenze scientifiche emergenti. Età massima per partecipare: 39 anni.
«Bisogna fermare l’emorragia di ricercatori» è il monito del convegno «Nuove prospettive in chimica farmaceutica». L’evento, organizzato dall’università di Pisa in collaborazione con la Fondazione del gruppo Sanofi-Aventis, si è tenuto lo scorso 14 febbraio e ha riunito circa 500 giovani ricercatori.
Corriere della Sera del 20/02/2009 , articolo di Corinna De Cesare ed. NAZIONALE p. 39
AF