Occorre coinvolgere più pazienti, ma anche clinici e altri operatori, nello sviluppo di ricerche di tipo comparativo sull’efficacia dei farmaci. Un passo avanti in questa direzione si rivelerà molto utile al momento di decidere una terapia. Lo sottolineano i ricercatori del Patient-Centered Outcomes Research Institute Usa, in un articolo-appello pubblicato su ‘Jama’. I ricercatori puntano il dito sulla debolezza della ricerca in questo settore. L’istituto stesso è nato proprio per finanziare e promuovere studi di efficacia comparativa, "cruciali per fornire informazioni chiave a medici, pazienti e decisori", spiegano gli autori.
Il centro si è attivato, mettendo in campo protocolli e bandi ad hoc. L’idea è che "un maggiore coinvolgimento di pazienti, medici e altri studiosi nel processo di ricerca di questo tipo potrebbe contribuire a riorientare la stessa ricerca clinica, riducendo l’incertezza e accelerando la velocità nell’adozione di risultati significativi e promettenti".
18 aprile 2012 – Margherita Lopes – PharmaKronos