Per far prendere agli italiani confidenza con i generici, da lunedì 600 mila opuscoli informativi saranno distribuiti nelle circa 1.400 farmacie comunali in tutt’Italia. La campagna, presentata ieri a Roma, è promossa da Assofarm, che riunisce le farmacie pubbliche. Nonostante i medicinali non griffati siano ‘cresciuti’ in questi anni, i cittadini ne sanno ancora poco o, comunque, restano diffidenti.
“Secondo una recente indagine – afferma Francesco Schito, vicepresidente di Assofarm – il 35% della popolazione non conosce affatto i generici. Così si vanificano tutti i vantaggi che possono derivare dall’uso di questi farmaci”. Informare e chiarire i dubbi dei cittadini, spiega il presidente di Assofarm Venanzio Gizzi, è l’obiettivo dell’opuscolo ‘Il farmaco generico o equivalente’ che verrà distribuito nelle farmacie comunali. Realizzato dal Consorzio farmaceutico intercomunale di Salerno, in collaborazione con la facoltà di Farmacia dell’università cittadina, spiega in modo chiaro, e con vignette, che cosa sono i generici. Sottolineando innanzitutto che questi farmaci sono “identici, efficaci e sicuri” come i corrispondenti prodotti di marca, ma hanno il vantaggio di costare dal 20% al 40% in meno.
I risparmi potrebbero essere potenziati snellendo le procedure e i tempi per l’ingresso sul mercato di nuovi generici: “dalla scadenza del brevetto – spiega Roberto Teruzzi, presidente di Assogenerici – all’immissione in commercio del generico passano anche 8,4 mesi. Questo ha comportato un mancato risparmio di 129 milioni di euro per il Ssn”. L’Italia è ancora in coda in Europa per consumo di generici. Secondo l’opuscolo, solo il 10% del mercato è coperto da questi farmaci. Percentuali ben maggiori mostrano, invece, quanto i medicinali non griffati piacciano al resto del Vecchio Continente. Nel Regno Unito oltre il 50% delle prescrizioni non è di marca, in Germania quasi il 40%. In Francia il mercato dei generici ha registrato una crescita media annuale del 45% dal ’99 al 2001.