Irreperibilità dei farmaci nel ciclo distributivo e contingentamento degli ordini al centro dell’incontro che mercoledì ha messo attorno a un tavolo i vertici di Federfarma e Federfarma Servizi, l’associazione che rappresenta le cooperative della distribuzione intermedia. Il colloquio è servito a fare il quadro di un fenomeno che non è nuovo ma appare sempre meno sostenibile. Confermano l’allarme lanciato la settimana scorsa dalle farmacie venete (vedi F33 del 19 gennaio) e quello diffuso ieri da Federfarma Piemonte, che in un comunicato lamenta gravi difficoltà nel reperimento di alcune specialità e invita l’Aifa a intervenire. Per il presidente del sindacato nazionale, Annarosa Racca, occorre invece percorrere un’altra strada: «E’ semplice, le farmacie devono essere messe nelle condizioni di dispensare ai cittadini i farmaci di cui hanno bisogno. In questo dipendiamo dai distributori intermedi, che a loro volta dipendono dai produttori. Serve la collaborazione di tutti. Con Federfarma Servizi abbiamo già fissato un secondo incontro per proseguire il confronto e contiamo di invitare al tavolo anche Farmindustria». Sulla stessa linea il presidente di Federfarma Servizi, Paolo Tagliavini: «Accade sempre più spesso che le aziende produttrici riforniscono i distributori con quantitativi inferiori alle richieste. E’ evidente che l’obiettivo è quello di scoraggiare l’export parallelo (alimentato dalle differenze di prezzo tra mercato italiano e mercati europei, ndr) ma così noi non riusciamo neanche a soddisfare la domanda delle farmacie».
Farmacista33 – 31 gennaio 2011