
“Ancora una volta il contratto nazionale di lavoro dei settori chimico farmaceutico conferma la sua propensione all’innovazione, individuando linee guida in tema di competenze e Intelligenza Artificiale. Un contratto che ci consegna gli strumenti per governare le transizioni e i grandi processi di cambiamento, definendo e proponendo azioni per il contrasto alle violenze di genere e migliorando istituti contrattuali come quello della malattia.
Tutto questo è reso possibile dalla qualità delle relazioni industriali, che hanno consentito l’anticipazione del rinnovo rispetto alla scadenza, con un adeguato recupero salariale in linea con l’inflazione attesa e che comunque sarà verificata nel corso della vigenza”. Così hanno commentato l’intesa i segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Marco Falcinelli, Nora Garofalo, Daniela Piras, al termine dell’incontro.
Nel pomeriggio di oggi la delegazione trattante di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e le rappresentanze di Federchimica, Farmindustria hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti dei settori dell’industria chimica, chimica-farmaceutica, farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e GPL, per il periodo triennale 2025-2028. Nel settore operano circa 180 mila addetti in oltre 2500 aziende. Adesso l’intesa sarà votata nella assemblee nei posti di lavoro.
L’intesa, ancora una volta, è stata raggiunta con ampio anticipo sulla scadenza del contratto, a dimostrazione di relazioni industriali collaborative, partecipative e moderne che contribuiscono a rendere il settore sempre più competitivo. Le Parti condannano, inoltre, il ricorso ai cosiddetti contratti pirata, quali strumenti di concorrenza sleale.
Al centro del rinnovo, oltre alla parte economica, la volontà condivisa di rilanciare le scelte già assunte nel CCNL di settore con soluzioni funzionali a supportare e accrescere ad ogni livello:
– cultura delle relazioni industriali
– cultura industriale, delle trasformazioni digitali ed ecologiche e delle competenze del futuro
– cultura dell’inclusione, del rispetto e della responsabilità sociale
– cultura della sicurezza, un ambito nel quale l’investimento realizzato negli anni dalle Parti sociali ha contribuito a consolidare miglioramenti continui delle performance ponendo il settore, secondo i dati INAIL come noto, tra i più virtuosi.
Parte economica
Per la parte economica, si riconosce alle lavoratrici e ai lavoratori, per l’intera vigenza contrattuale, un aumento del trattamento economico complessivo di 294 euro a livello D1, comprensivo dell’anticipo convenuto con l’Accordo di gennaio 2024. Resta inoltre confermato il modello di verifica degli scostamenti inflativi, con il ruolo dell’EDR quale elemento di compensazione.
Parte normativa
Per quanto riguarda la parte normativa, con riferimento agli obiettivi di accrescimento culturale sui temi citati, si sono introdotte:
– Linee Guida settoriali in tema di utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, elementi utili per programmi e progetti formativi in merito alle competenze digitali ed ecologiche
– Linee Guida settoriali per la promozione in tema di diversità e inclusione
– Linee Guida per il contrasto delle molestie e violenze nei luoghi di lavoro.
Sono stati inoltre rafforzati i permessi per favorire i percorsi di istruzione terziaria (ITS Academy, Lauree, Master e Dottorati di Ricerca) e l’impegno a collaborare per garantire una certificazione delle competenze basata su criteri trasparenti. Sono state anche incrementate le tutele in caso di malattia dei lavoratori e conciliazione vita-lavoro. Infine, sono state rafforzate previsioni e impegni contrattuali per diffondere la cultura della sicurezza ad ogn
i livello, anche al di fuori degli ambienti di lavoro, con un maggior coinvolgimento delle figure della sicurezza a livello aziendale.
Comunicato Stampa – 15 aprile 2025 – Agreement Hypothesis
Note:
Ed.: L’informazione scientifica sarà oggetto di un articolo a parte.
L’ipotesi di accordo sarà ora sottoposta al giudizio delle lavoratrici e dei lavoratori nelle assemblee sui luoghi di lavoro.