La stima – presentata a Roma in occasione della XVIII Convention Federsalus – arriva da una ricerca condotta su un campione rappresentativo della popolazione over18
Of Aboutpharma Online editorial staff – 22 giugno 2017 – Aboutpharma
Gli integratori alimentari conquistano gli italiani: da un’indagine GfK For FederSalus -condotta su un campione di 6.347 persone rappresentative della popolazione italiana over 18 – emerge che 32 milioni di hanno utilizzato un integratore alimentare nell’ultimo anno. Una stima presentata oggi a Roma in occasione della XVIII Convention FederSalus.
“L’integratore – afferma Isabella Cecchini, direttrice Dipartimento Ricerche sulla Salute di GfK – risponde in modo allargato alla domanda emergente di salute e prevenzione delle persone: viene utilizzato non solo in un’ottica di rinforzo o recupero dell’organismo dopo un periodo di stanchezza o malattia, ma anche per promuovere il benessere, migliorare le proprie prestazioni fisiche e mentali e prevenire o risolvere disturbi. All’immagine tradizionale dell’integratore legata soprattutto a vitamine e minerali, si affianca un’idea più allargata di prodotto a base di nutrienti, principi attivi utili per il funzionamento dell’organismo, strettamente connessa alla promozione del benessere e alla prevenzione. Nella percezione comune -aggiunge – l’integratore è adatto a tutti: adulti, anziani, bambini, donne e uomini”. Condivisa da due terzi degli utilizzatori l’idea che si tratti di prodotti sicuri ed efficaci.
Tra gli integratori più “familiari” agli intervistati si trovano vitamine, sali minerali, tonici/energizzanti, fermenti lattici, prodotti per le difese immunitarie, ma anche prodotti più specifici per la prevenzione cardiovascolare, ossa e articolazioni, per l’ansia e i disturbi del sonno, per la memoria, il controllo peso, menopausa e prostata, disturbi intestinali ed altri integratori per la prevenzione e la gestione di piccoli disturbi.
Nell’ultimo anno il mercato degli integratori alimentari ha raggiunto i 2,8 miliardi di euro, per un totale di quasi 200 milioni di confezioni vendute. Il 92% del valore di mercato è appannaggio del canale farmacia. “Qualità e innovazione sono due fattori imprescindibili del settore”, afferma Andrea Costa, presidente FederSalus, sollecitando la definizione di un sistema di regole che favorisca l’accesso dei nostri prodotti a nuovi mercati e valorizzi le buone pratiche di fabbricazione cui aderiamo. E’ importante che l’identità assunta oggi dall’integratore alimentare venga riconosciuta a Roma e a Bruxelles”.
XVIII Convention FederSalus “Integratore alimentare: l’innovazione nell’healthcare”, 22 giugno 2017 – Roma
La XVIII Convention FederSalus “Integratore alimentare: l’innovazione nell’healthcare” si svolgerà il 22 giugno (14.00 – 18.00) presso la prestigiosa cornice dell’Ara Pacis (Via di Ripetta 190 – Auditorium dell’Ara Pacis).
L’evento è una fondamentale occasione di interlocuzione dell’industria di produttori e distributori di integratori alimentari con le Istituzioni europee e nazionali, Governo e Parlamento, alle quali si intende rappresentare l’eccellenza del comparto.
Rilevato l’ingente numero di consumatori che si avvalgono degli integratori in una pratica quotidiana di salute (tre italiani su quattro dichiarano di aver consumato almeno un integratore nell’ultimo anno) si vuole avviare una riflessione (“evidence based”) sulle potenzialità industriali del comparto e sulle opportunità di risparmio del SSN. Verranno infine approfonditi gli ambiti di complementarietà con le professioni del Farmacista e del Medico e saranno discusse le sinergie ed i vantaggi che possono scaturire da un approccio “integrato” verso il consumatore-paziente.
L’evento sarà un importante momento per tracciare un bilancio degli ultimi anni vissuti dal comparto degli integratori alimentari guardando ai principali fattori di sviluppo. Il valore di questo mercato (dicembre 2016) si attesta intorno a circa 2,8 miliardi di euro pari a circa 200 milioni di confezioni vendute. Questi risultati scaturiscono da una filiera industriale che occupa circa 100.000 addetti, compreso l’indotto. Fortemente orientata all’innovazione ed alla qualità e con un indice stimato di produttività tra i più performanti su base ISTAT, l’industria nazionale di produttori e distributori di integratori alimentari vanta solidi “key financials”. La propensione all’innovazione del comparto viene inoltre confermata dall’indagine di settore FederSalus del 2016: gli investimenti industriali si concentrano infatti sull’innovazione di processo e di prodotto, oltre che su impianti, macchinari e tecnologie digitali. Ne scaturiscono prodotti nuovi, ritagliati su bisogni specifici del consumatore che li utilizza in un contesto rinnovato e proattivo di gestione del benessere.
Prenderanno inoltre parte all’evento nel panel dei relatori alcune professionalità di riferimento del settore: GfK, KPMG, New Line Ricerche di Mercato, S.a.v.e. Studi.
Come implementare una rete di informazione e promozione efficace degli integratori
Integratori alimentari e Linee guida ministeriali (LGM)
Alimenti a fini medici speciali e integratori alimentari: tra conflittualità e linee guida
Federsalus – Gli scientific informants
Nella rete di informazione e promozione degli integratori alimentari assumono un ruolo determinante gli informatori scientifici, che rivestono la posizione di attori primari nel contatto con gli operatori sanitari.
Gli informatori hanno l’onere di rapportarsi con i profili legali e regolatori legati alla loro attività quotidiana.Nonostante la normativa di natura regolamentare non contenga principi espressi in materia di informazione scientifica degli integratori alimentari e sembri dedicata piuttosto a dettare norme a tutela della corretta informazione, pubblicità e presentazione al consumatore, esistono una serie di normative che gli informatori scientifici devono conoscere e rispettare.
Si tratta delle Linee Guida Ministeriali di riferimento per gli effetti fisiologici (applicabili in attesa della definizione dei claims sui “botanicals” a livello comunitario), dell’art. 2.1 D.lgs. n. 109/1992 in attuazione della direttiva 89/395/CEE e della direttiva 89/396/CEE concernenti l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari, dell’art. 2 del D.lgs. 169/2004 sull’attuazione della Direttiva 2002/46/CE relativa agli integratori alimentari, del Regolamento UE n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, e del Regolamento CE n. 1924/2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari.
Agli operatori sanitari, inoltre, possono essere fornite, senza ricadere nell’applicazione delle norme su pubblicità e presentazione ai consumatori, sia le informazioni oggettive e di natura tecnico scientifica attinenti l’integratore nutrizionale (informazioni e raccomandazione utili all’utilizzo dell’integratore, informazioni non commerciali riportate nella stampa ed in pubblicazioni scientifiche, informazioni e corrispondenza necessarie a rispondere a richieste precise e non sollecitate); che i materiali scientifici non contenenti informazioni relativi alla correlazione con i possibili effetti di un integratore (es. articoli scientifici, risultati di studi).
Article 2. D.lgs. n. 109/1992– Finalità dell’etichettatura dei prodotti alimentari [1]
1. L’etichettatura e le relative modalità di realizzazione sono destinate ad assicurare la corretta e trasparente informazione del consumatore. Esse devono essere effettuate in modo da: a) non indurre in errore l’acquirente sulle caratteristiche del prodotto alimentare e precisamente sulla natura, sulla identità, sulla qualità, sulla composizione, sulla quantità, sulla conservazione, sull’origine o la provenienza, sul modo di fabbricazione o di ottenimento del prodotto stesso; b) non attribuire al prodotto alimentare effetti o proprietà che non possiede; c) non suggerire che il prodotto alimentare possiede caratteristiche particolari, quando tutti i prodotti alimentari analoghi possiedono caratteristiche identiche;. d) non attribuire al prodotto alimentare proprietà atte a prevenire, curare o guarire una malattia umana né accennare a tali proprietà, fatte salve le disposizioni comunitarie relative alle acque minerali ed ai prodotti alimentari destinati ad un’alimentazione particolare
2. I divieti e le limitazioni di cui al comma 1 valgono anche per la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari.
(1) Articolo modificato dall’art. 9, comma 1, D.Lgs. 16 febbraio 1993, n. 77 e, successivamente, sostituito dall’art. 2, comma 1, D.Lgs. 23 giugno 2003, n. 181. A norma dell’art. 17, comma 1, D.Lgs. 23 giugno 2003, n. 181, è consentita fino al 30 giugno 2003 la vendita dei prodotti alimentari confezionati con etichette non conformi alle presenti disposizioni.
Elenco della normativa relativa agli integratori alimentari:
- Direttiva 2002/46/CE per il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli integratori alimentari
- Regolamento (CE) 1170/2009, che modifica la Direttiva 2002/46/CE
Normativa nazionale
- Decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 169: Attuazione della direttiva 2002/46/CE relativa agli integratori alimentari,
- DM 9 luglio 2012 sulla “Disciplina dell’impiego negli integratori alimentari di sostanze e preparati vegetali”, che integra il Decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 169
Integratori alimentari e Linee guida ministeriali (LGM)
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