The recent «Conference: “Scientific Representative Management LOW PERFORMER”», organizzato dalla Lupi & Associati, si basa sul presupposto della natura commerciale dell’ISF. Del resto non può essere altrimenti dato che vogliono acquisire laute remunerazioni dalle aziende che ricorrono alle loro consulenze. Questo convegno tratta il tema di come “rieducare” l’ISF che “non vende”
It is true that the activity of the ISF is included in Title VIII of Legislative Decree 219/06 which concerns advertising, but the distinguished professionals only mention what is convenient for them and what they want to demonstrate. The art. 114, for example, indicates the parts of scientific information that are regulated. And the same art. 114 indicates that "all elements of the advertising of a medicinal product must comply with the information contained in the summary of product characteristics”
The art. 119 states that "l’informazione scientifica presso gli operatori sanitari deve essere realizzata nel rispetto dei criteri e delle linee guida adottate dall’AIFA, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano”.
To the art. 123 it is also said that “it is forbidden to grant, offer or promise prizes, pecuniary advantages or in kind, unless they are of negligible value”.
L'art. 126 points out that "Ogni impresa titolare dell’AIC di medicinali deve essere dotata di un servizio scientifico incaricato dell’informazione sui medicinali which it places on the market. The Scientific Service must be independent from the Marketing Service dell’impresa farmaceutica e verifica che gli informatori scientifici alle proprie dipendenze sono in possesso di una formazione adeguata e rispettino gli obblighi imposti dal presente decreto”. There doesn't seem to be any doubt about it.
The illustrious biased lawyers then forget the AIFA opinion expressed by the former Director Martini or the judgment of the Supreme Court (which makes case law), Labor Section - sentence 15 September 2014 n. 19394 - which states that the ISF is not a commercial agent and that the "sales promotion" is excluded for the ISF and whose activity "is not that of promoting contracts", albeit indirectly.
Therefore it is true that scientific information is included in Legislative Decree 219 in the title which concerns advertising, but precisely to specify its limits and bring it back to its original meaning, i.e. to make known to the public (in our case, to those who prescribe and dispense medicines ), essentially to prohibit sales promotion. And it is equally true that the scientific rep in the CCNL is included in the functional area of marketing, but it is a clear error of the CCNL given that the law, which has more value than a contract, categorically and clearly excludes the ISF from marketing, so much so that almost all regional regulations exclude and forbid a marketing officer, such as an area manager, to work alongside the ISF.
The real nature of the ISF, therefore, is scientific, he is precisely a scientific informant, as required by the DL 30.12.1992 n. 541 and the subsequent Legislative Decree 219/06 which incorporated it.
Then, lacking controls, the companies do what they want, until they are sued.
L’introduzione poi del cosiddetto “Jobs Act” non aiuta. La pressione “commerciale” sull’ISF alla vendita può essere insistente e coercitiva Si possono assoldare investigatori privati per far seguire il dipendente e sindacare ogni suo minuto lavorativo; le auto aziendali sono munite di dispositivi di geolocalizzazione che danno la posizione dell’auto h24; iPhone e iPad, ormai comunissimi strumenti aziendali, sono costantemente geolocalizzati. Il demansionamento e il trasferimento per “low performance” (come lo chiamano loro) sono normali strumenti di gestione delle “risorse umane”… E soprattutto il licenziamento finalmente senza regole, senza umanità, senza tutele né economiche né legali.
How to get out of the mess and the illegality caused by such a CCNL? One way could be an amnesty that photographs the current state that safeguards existing job positions and does not penalize anyone. The new figures who operate and are not duly considered, such as the KAM or the MSL, must be included in the new CCNL. At the same time it is necessary, from now on, to implement the law with the appropriate controls, those who have prescription drugs will necessarily have to be classified according to the law, otherwise the ISF is doomed to extinction.
It's a proposition, of course. There may be others that are just as good. It will be appropriate to open a frank debate to share a shared position to bring to the negotiation table for the renewal of the CCNL.
Redazione – 10/07/2017
Related news: Observations of a UILTEC Colleague at the Milan conference on ISF
Nota: L’informazione sui medicinali da prescrizione non può essere pubblicità ma informazione. Riporto alcuni stralci di una sentenza della Corte di Giustizia Europea nella causa C‑530/20 del 22 dicembre 2022.
Art. 113 del D.Lgs 219/06 (attuazione dell’art. 86 della Direttiva Europea)
L’articolo 86, paragrafo 1, della direttiva 2001/83 (Art. 113 D.Lgs.219/06) dice che la nozione di «pubblicità dei medicinali», ai sensi di tale disposizione, comprende qualsiasi azione d’informazione, di ricerca della clientela o di incitamento, intesa a promuovere la prescrizione, la fornitura, la vendita o il consumo di un determinato medicinale o di medicinali indeterminati.
Dal dettato dell’articolo 86, paragrafo 1, della direttiva 2001/83 risulta che la finalità del messaggio costituisce la caratteristica essenziale della nozione di «pubblicità dei medicinali» ai sensi di tale disposizione, e l’elemento determinante per distinguere la pubblicità dalla mera informazione. Laddove il messaggio sia inteso a promuovere la prescrizione, la fornitura, la vendita o il consumo di medicinali, si tratta di pubblicità ai sensi di tale direttiva. Al contrario, un’indicazione meramente informativa senza intenti promozionali non rientra nelle disposizioni di detta direttiva relative alla pubblicità dei medicinali (sentenza del 5 maggio 2011, MSD Sharp & Dohme, C‑316/09, EU:C:2011:275, punti 31 e 32).
Le finalità perseguite dalla direttiva 2001/83, risulta che essa ha come obiettivo essenziale quello di assicurare la tutela della sanità pubblica.
La Corte ha già avuto modo di dichiarare che la pubblicità dei medicinali può nuocere alla salute pubblica. Occorre infatti sottolineare il carattere del tutto particolare dei medicinali, che si distinguono sostanzialmente dalle altre merci per via dei loro effetti terapeutici.
Orbene, l’obiettivo essenziale di assicurare la tutela della sanità pubblica sarebbe in larga parte compromesso se l’articolo 86, paragrafo 1, della direttiva 2001/83 fosse interpretato nel senso che un’azione di informazione, di ricerca della clientela o di incitamento, intesa a promuovere la prescrizione, la fornitura, la vendita o il consumo di medicinali senza fare riferimento a un determinato medicinale non rientri nella nozione di «pubblicità dei medicinali», ai sensi di tale disposizione, e non sia, pertanto, soggetta ai divieti, alle condizioni e alle restrizioni previste da tale direttiva in materia di pubblicità.