India: Poultry consumption induces antibiotic resistance CSE study found antibiotic residues in 40 percent of chicken samples tested

Eating small doses of antibiotics via chicken can lead to the development of antibiotic resistant bacteria in humans. No new class of antibiotics has hit the market since the late 1980s. The annual health care cost of antibiotic resistance is estimated at $20 billion and 23,000 deaths. "We are heading towards a medical catastrophe"

Basudev Mahapatra Wednesday 13 August 2014 The Indro

In India, those who believe they can stay fit through the consumption of chicken meat will also develop resistance to some antibiotics. As a result, the likelihood of Indians falling prey to a variety of otherwise treatable ailments increases. Part of this resistance may be due to the extensive and unregulated use of antibiotics in poultry farming, says a study conducted by the Pollution Monitoring Laboratory (PML) of New Delhi, in the think tank of the research and consulting company Center for Science and Environment (CSE).

«Gli antibiotici non servono più soltanto per curare le malattie umane. L’industria del pollame, per esempio, li utilizza antibiotici come promotore di crescita. I polli sono alimentati con antibiotici in modo che aumentino di peso e crescano più velocemente», he said Sunita Narain, director general of CSE, presenting the results of the study.

The CSE study found antibiotic residues in 40 percent of the chicken samples tested. Note how chicken is one of the most popular ingredients among non-vegetarians. «Gli esperti indiani di salute pubblica hanno a lungo sospettato che un uso dilagante di antibiotici negli animali possa aumentare la resistenza agli antibiotici negli esseri umani. Ma il governo non raccoglie dati sull’uso di antibiotici nel paese, figuriamoci sulla prevalenza della resistenza agli antibiotici», he said Chandra Bhushan, head of the PML laboratory, adding: "Our study demonstrates on the one hand that such rampant use may be strongly linked to growing antibiotic resistance in humans in India."

Research and results

PML ha selezionato 70 campioni di carne di pollo per realizzare test: 36 campioni sono stati prelevati da Delhi, 12 a Noida, otto da Gurgaon e sette ciascuno da Faridabad e Ghaziabad, tutto all’interno della Regione Capitale Nazionale (NCR). Tre tessuti – muscoli, fegato e reni – sono stati analizzati in cerca di tracce dei sei antibiotici più utilizzati negli allevamenti di pollame: ossitetraciclina, clorotetraciclina e doxiciclina (classe: tetracicline); enrofloxacina e ciprofloxacina (classe: fluorochinoloni) e la neomicina, un aminoglicoside. Questo è il più grande studio finora condotto in India per testare i residui di antibiotici nel pollo.

Residui di cinque su sei antibiotici sono stati trovati in tutti e tre i tessuti dei campioni di pollo. Erano nell’intervallo 3,37-131,75 mg / kg. Nel 40 per cento di campioni contaminati con residui di antibiotici, il 22,9 per cento conteneva residui di un solo antibiotico, mentre il restante 17,1 per cento dei campioni ne conteneva più di uno antibiotico. In un campione proveniente da Gurgaon, è stato trovato un cocktail di tre antibiotici: ossitetraciclina, doxiciclina e enrofloxacina. Questo indica l’uso dilagante di svariati antibiotici nel settore avicolo.I ricercatori sottolineano che gli antibiotici sono spesso get pumped in chicken during a life cycle of 35-42 days. Occasionally used to treat infections, however, they are usually mixed with feed to promote growth; they are therefore regularly administered to all birds, for several days, to prevent infections, even when there are no traces or suspicions. «Il nostro studio è solo la punta dell’iceberg. Ci sono molti più antibiotici utilizzati in larga scala e che il laboratorio non ha verificato» Bhushan said.

Fatal to human health

L’abuso degli antibiotici su larga scala nel pollame sta portando alla nascita di batteri resistenti agli antibiotici. Questi batteri vengono poi trasmessi all’uomo attraverso gli alimenti o l’ambiente. Inoltre, mangiare piccole dosi di antibiotici attraverso il pollo può anche portare allo sviluppo di batteri resistenti agli antibiotici negli esseri umani.

Responding to a recent question in Parliament, Union Health Minister Harsh Vardhan said the number of multi-drug-resistant (MDR) conditions resistant to various drugs) increased five-fold between 2011 and 2013; studies show that one third of MDR-TB cases are resistant to fluoroquinolones, which are essential for the treatment of forms of tuberculosis.

Per accertare il nesso tra abuso di antibiotici negli allevamenti di pollame e resistenza agli antibiotici negli esseri umani, i ricercatori CSE hanno inoltre recensito 13 studi condotti da vari ospedali pubblici e privati ​​in tutto il paese, tra il 2002 e il 2013. Hanno scoperto che la resistenza alla ciprofloxacina, doxiciclina e tetracicline è molto elevata. Sono gli stessi antibiotici che sono stati rilevati nei campioni di pollo. Il problema è aggravato dal fatto che molti antibiotici essenziali ed importanti per gli esseri umani vengono utilizzati dall’industria del pollame. In India, vi è una crescente prova che la resistenza ai fluorochinoloni, come la ciprofloxacina, è in rapido aumento e il trattamento di malattie mortali come la sepsi, la polmonite e la tubercolosi diventi sempre più difficile, perché i microbi che causano queste malattie stanno diventando sempre più resistente ai fluorochinoloni.

Lo studio ha CSE trovato due antibiotici fluorochinolonici – enrofloxacina e ciprofloxacina – nel 28,6 per cento dei campioni di pollo testati. Con la perdita di efficacia degli antibiotici, il mondo avrebbe bisogno di nuovi farmaci. Purtroppo, nessuna nuova classe di antibiotici esce nel mercato dalla fine degli anni 1980. Negli Stati Uniti, il più grande utilizzatore di antibiotici per animali da produzione alimentare, più di due milioni di persone soffrono di malattie legate alla resistenza agli antibiotici ogni anno e 23.000 di loro soccombono alle malattie. Il costo sanitario annuale dovuto alla resistenza agli antibiotici è stimato in 20 miliardi di dollari americani. Stime analoghe non sono disponibili per l’India, ma i casi di elevata resistenza agli antibiotici stanno emergendo in tutto il Paese.

Looking for a regulation

Ponendo come dato di fatto che l’UE ha vietato l’uso di antibiotici come promotori di crescita e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che gli antibiotici fondamentali per uso umano non dovrebbero essere usati negli animali, Bhushan ha detto: «L’India dovrebbe adottare un approccio globale per affrontare questo problema. Soprattutto il fatto che compaiano negli animali di batteri resistenti e la loro trasmissione avvenga tramite il cibo e l’ambiente. Fino a quando continueremo a fare un cattivo uso degli antibiotici negli animali, non saremo in grado di risolvere il problema della resistenza agli antibiotici negli esseri umani. Per l’India, dunque, la priorità dovrebbe essere quella di mettere in atto sistemi atti a ridurre l’uso di antibiotici negli allevamenti di pollame e nel cibo  degli altri animali».

Il CSE ha raccomandato al governo di vietare l’uso di antibiotici come promotori di crescita e nella prevenzione delle malattie di allevamento, ma non consentire l’uso di antibiotici nel settore del pollame, un alimento fondamentale per gli esseri umani. Si cerca di far sì che il governo possa regolamentare il settore dei mangimi per pollame e la vendita di antibiotici, per evitare che gli antibiotici siano utilizzati come additivi. «L’aumento della resistenza agli antibiotici negli esseri umani potrebbe anche portare al fallimento di molte terapie, incidendo nell’economia dei singoli nuclei familiari e dell’intero paese. Se le misure non saranno avviate immediatamente e se all’industria del pollame sarà ancora permesso di utilizzare gli antibiotici in questo modo, andremo incontro a una catastrofe medica», experts say.

Translation of Valeria Noli @valeria_noli

– See more at: http://www.lindro.it/societa/societa-news/societa-news-esteri/2014-08-13/138211-india-il-consumo-di-pollame-induce-resistenza-agli-antibiotici#sthash.jI6oCfmP.dpuf

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