In Tuscany the first resolution inspired by AIFA

 

 Loredano Giorni, responsabile del settore farmaceutico della Regione Toscana

È la Toscana la prima Regione a recepire le tabelle di raffronto approntate dall’Aifa per spingere i governi locali a incrementare prescrizioni e consumo di generici. Un paio di settimane fa, infatti, la giunta regionale ha varato una delibera diretta a realizzare risparmi sulla spesa farmaceutica per circa 37 milioni di euro, attraverso una consistente spinta sugli equivalenti e sulle classi di minor costo. Asse portante del provvedimento sono le linee guida regionali per il trattamento dell’ipertensione, firmate da quattro società scientifiche del mondo medico (i cardiologi di Anmco e Sic, i nefrologi della Sin, gli internisti della Fadoi e i medici di famiglia della Simg) e dalla Ctr (la Commissione terapeutica regionale, una sorta di Cuf toscana nella quale per i titolari di farmacia siede Marco Nocentini Mungai, presidente di Federfarma Firenze): in sostanza, le linee guida ricordano che gli Ace-inibitori possono essere preferiti ai sartani (più costosi) in almeno l’80% delle prescrizioni e consigliano di puntare sul losartan (genericabile) in almeno il 60% delle ricette riguardanti sartani. Né la delibera né le linee guida minacciano sanzioni ai medici che non rispettano le indicazioni (anzi, nel documento delle società scientifiche si legge a chiare lettere che «resta ferma la possibilità per il di prescrivere, in scienza e coscienza, qualsiasi farmaco ritenuto utile in una situazione particolare») ma è anche vero che le Asl dispongono comunque di strumenti con i quali monitorare le prescrizioni e chiedere eventualmente ragione ai medici di famiglia di scelte prescrittive "anomale".

Farmacista33 – 22 settembre 2010 – Anno 6, Numero 159

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