La crescita del mercato farmaceutico globale riprenderà dal 2013. E’ la stima di Ims Health, secondo cui Stati Uniti, Giappone ed Europa sono destinati a non dominare più il settore. I Paesi ‘farm-emergenti’ sono infatti quelli che vantano una costante espansione e che minacciano il primato occidentale del comparto. La crisi della produzione e delle raccolta fiscale – rileva la società specializzata nell’analisi del mercato farmaceutico – impatteranno sui budget sanitari e favoriranno contenimenti dei costi più aggressivi. I lanci di nuovi medicinali non bilanceranno il fatturato perso con l’arrivo delle versioni generiche, specialmente nella primary care. Anche l’ordine di importanza dei mercati nazionali si modificherà significativamente: dal 2014 l’Italia scenderà dal quinto posto del 2004 e dal sesto del 2009, al settimo. Preceduta da Stati Uniti, Giappone, Cina, Germania, Francia e Brasile. Ims Health offre poi un focus sul segmento pediatrico, che risulta coprire il 4% del mercato farmaceutico territoriale italiano e l’1,1% di quello ospedaliero. I prodotti utilizzati dai pediatri, nel primo e nel secondo caso, costano rispettivamente il 25 e il 27% in meno della media.
(B.D.C. – Pharmakronos – 24 Gennaio 2011)
It slows down the growth of the market
Datamonitor, only +1.3% per year up to 2015
Il mercato farmaceutico mondiale crescerà solo dell’1,3% l’anno fino al 2015, secondo una ricerca Datamonitor. Una brutta notizia per le aziende del settore, che dal 2003 al 2009 hanno giovato di una crescita annuale media del 7,1%. Datamonitor ha esaminato 43 società del farmaco. Bayer, Novartis, Roche e GlaxoSmithKline sono quelle che genereranno crescite al di sopra delle media, nel periodo analizzato. Per altre undici industrie sono invece previsti numeri in forte calo. Il principale motivo, secondo la società specializzata, è la scadenza di brevetti su medicinali importanti.
"La difficoltà nel produrre medicinali nuovi, in particolare quelli in grado di generare vendite sufficienti a compensare la scadenza della protezione commerciale sui blockbuster, è il problema principale", assicura Simon King, analista pharmaceutical di Datamonitor. "Questo – prosegue – ha portato a una diversifica