L’industria farmaceutica continua ad affrontare sfide importanti, come il rallentamento delle prescrizioni di medicinali ‘griffati’, la pressione sui prezzi in Europa, la concorrenza dei generici, i fallimenti nelle pipeline e il limitato numero di molecole in fase avanzata di sviluppo. Secondo Ims Health, questi sono i motivi principali per cui la crescita globale del mercato farmaceutico sarà limitata al 5-8% entro il 2014.
Nei prossimi cinque anni, i prodotti che attualmente generano più di 142 miliardi di dollari di fatturato annuo insieme si prevede dovranno affrontare la concorrenza dei generici: si parla in particolare dell’anticolesterolo Lipitor (atorvastatina), dell’anticoagulante Plavix (clopidogrel) e dell’antipsicotico Zyprexa (olanzapina). In effetti, già nel 2011 questi prodotti vedranno scadere il loro brevetto e l’effetto della ‘genericizzazione’ si farà sentire soprattutto nel 2012. Allo stesso tempo, si prevede che i nuovi prodotti non riusciranno a generare lo stesso livello di vendite di quelli che stanno per perdere la loro protezione commerciale.
Secondo Ims Health, l’industria farmaceutica globale crescerà del 5-7% nel 2011 con vendite di circa 880 miliardi di dollari. I 17 principali mercati emergenti gioveranno di una crescita maggiore, pari al 15-17% sempre nel 2011 e con vendite di 170-180 miliardi di dollari. La Cina, oggi il terzo mercato mondiale, quest’anno crescerà del 25-27% a oltre 50 miliardi. Per i principali mercati europei (Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Spagna) si prevede una crescita del 13%, come anche in Canada. Il mercato Usa, che manterrà il suo primato, godrà di una progressione del 3-5% a 320 330 miliardi di dollari.
Secondo gli esperti, infine, le grande aziende continueranno a seguire la strada delle fusioni, soprattutto nel settore biotech e dell’oncologia.
Barbara Di Chiara – 4 marzo 2011 – Pharmakronos