Esomeprazolo e omeprazolo sono tornati ad essere pienamente rimborsabili in Liguria in base a un preciso riferimento del Tar. «Nel bilanciamento degli interessi pubblici e privati appare prevalente quello alla tutela della salute» hanno scritto i giudici di Sturla che hanno ritenuto insufficiente l’istruttoria effettuata dall’amministrazione regionale in marito alla presunta equivalenza con il farmaco generico.
A muovere il Tar è stato il ricorso presentato da Astra Zeneca, società farmaceutica produttrice della molecola esomeprazolo che era stata considerata – dalla Regione Liguria – equivalente a un’altra molecola, il lansoprazolo, sebbene di diversa composizione. La scelta di Montaldo si basava sul fatto che chi si cura abitualmente con una molecola diversa dal lansoprazolo avrebbe dovuto pagare la differenza in farmacia (da 5 a 13 euro), rimpolpando le casse della Regione, oppure cambiare cura, secondo le prescrizioni della Regione e non certo del medico curante.
Astra Zeneca si è comunque dichiarata disponibile a un dialogo con l’amministrazione regionale ligure al fine del contenimento della spesa farmaceutica nella tutale degli interessi dei malati, delle istituzioni pubbliche e dell’industria. di Monica Bottino – da Il Giornale 10-03-07
Il Tar della Regione Liguria ha accolto il ricorso dell’anglo-svedese AstraZeneca contro il prezzo di riferimento nella classe dei farmaci inibitori della pompa protonica (anti-ulcera). "L’azienda – riferisce una nota dalla filiale italiana – prende atto con favore della sentenza, che accoglie la sua richiesta di sospensione della sostituibilità, in merito al principio di equivalenza, della molecola esomeprazolo con il farmaco generico". AstraZeneca, prosegue il comunicato, "nel ricordare che esomeprazolo e omeprazolo sono tornati a essere pienamente rimborsabili in Liguria, sottolinea inoltre che le motivazioni del Tar sanciscono un fondamentale principio (‘Nel bilanciamento degli interessi pubblici e privati, appare prevalente quello alla tutela della salute’), reputando insufficiente l’istruttoria effettuata dall’amministrazione regionale in merito alla presunta equivalenza con il farmaco generico". La società dichiara comunque di essere "sensibile ai principi di contenimento della spesa farmaceutica che hanno ispirato la Regione Liguria, e offre la propria disponibilità a un dialogo con i suoi rappresentanti per trovare insieme soluzioni che tutelino gli interessi dei tre attori coinvolti: i cittadini, le istituzioni pubbliche e l’industria". Da Doctornews 11-03-07